di Angelo Nasuto
A Massafra non si sbloccano le candidature a sindaco e qualcuno avrebbe pensato di coinvolgere Don Michele Quaranta, sacerdote di San Leopoldo. Il parroco ringrazia, ma declina l’invito. Per curare le anime non serve occupare le stanze del Municipio
Don Michele Quaranta, parroco della chiesa di San Leopoldo, chiarisce la sua posizione rispetto alla vicenda politica che lo sta coinvolgendo in questi giorni. È un fatto noto quello dell’inedita proposta da parte di operatori di partiti e movimenti civici che stanno promuovendo per la candidatura di una insigne figura di garanzia, una leadership morale di altissimo profilo culturale, accreditata qualificazione professionale e provato impegno sociale.
La misura si renderebbe urgente e necessaria per superare l’empasse politica che sta coinvolgendo la città di Massafra, che ancora si attarda nell’individuazione di figure adatte a concorrere per la carica a sindaco. Tale figura ha intercettato sul territorio locale un profilo che però appartiene al mondo ecclesiastico. Tutto ciò sta accadendo ormai da giorni nella cittadina jonica, dove uno stimato e carismatico sacerdote, dopo aver rivolto via social un incisivo invito alla riflessione e alla responabilità per superare le diatribe partitiche e ideologiche in vista delle elezioni amministrative, è stato immediatamente investito da più parti come la figura ideale di primo cittadino.
Ma di qui ad una sua candidatura auspicata dalla maggior parte degli attori politici e civici, si frappone il netto diniego del sacerdote, fermo invece nella scelta di continuare ad esercitare il suo ministero di parroco della più grande parrocchia cittadina. Il sacerdote, che è anche docente di filosofia, nonché presidente dell’Università Popolare delle Gravine Ioniche di Massafra, Mottola e Palagiano, ha dichiarato di essere invece disponibile, quale “super partes”, a far incontrare tutte le parti politiche e civiche divergenti per rivedere le posizioni assunte da ognuno “al fine di addivenire ad una nuova modalità di dialogo, attraverso un confronto leale, unendo le migliori forze per una gestione ottimale del Comune.” (cit. Don Quaranta).
Per la verità, lo stesso Don Michele non solo è persona assai stimata e ben voluta trasversalmente a tutti gli ambienti che lo vedono impegnato (parrocchia, scuola, università, associazionismo civico), ma è anche un apprezzato docente di storia e filosofia presso il liceo De Ruggieri di Massafra. È dunque persona professionalmente competente e di un livello culturale elevato, ma di qui a pensarlo candidato sindaco ideale, il passo è notevole, sebbene avrebbe dalla sua parte il 70% dei protagonisti della politica attiva.
Così, nonostante i tanti tributi di stima che Don Michele Quaranta sta ricevendo in questi giorni, accompagnati dalle richieste di incontri da parte delle forze politiche di destra, centro e sinistra, il diretto interessato chiede accoratamente a tutti di “fermare questa giostra”. E ribadisce dunque il suo netto diniego a poter ricoprire una candidatura a sindaco.
Al contempo però assicura che il suo contributo al benessere della comunità massafrese continuerà comunque ad essere da lui offerto, come del resto ha sinora generosamente dimostrato, ma solo nell’esercizio delle sue funzioni di prete e docente, ritenendo che la politica attiva sia compito e responsabilità della comunità civile. In altri termini, Don Michele esorta politici e cittadini a non sprecare il prezioso tempo necessario alla costruzione di un progetto politico condiviso, mettendo al centro Massafra piuttosto che sé stessi.