No ai populismi, ai sovranismi e ai trasformismi. Il gruppo dirigente renziano “insorge” contro l’operato del consigliere regionale
Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato ufficiale a firma di Luciano de Gregorio, Silvana De Pasquale, Luigi Como, Angelo Villani, Carlo Sforza, Rosanna Russi, Maria Vittoria Colapietro, Antonio Bosco, Biagio De Marzo, Grazia Losasio, Antonella Cetera, Arcangelo Morrone, Anna Giulia Verdano, Giuseppe castellano, Francesco Pinto, Daniele Aloisio, Andrea d’Alessandro, iscritti a Italia Viva:
“Il congresso ci propone una nuova grande sfida che cogliamo come nostra e di chi vorrà unirsi a noi.Per farlo bisogna mettersi in gioco, tutti. Con l’Europa in crisi, girarsi dall’altra parte e parlare di rave party e di pos significa essere populistI ma noi siamo orgogliosamente un’altra cosa rispetto a questi e ai sovranisti. Italia Viva si propone agli elettori rinunciatari, perchè delusi, come una realtà politica nuova che esce dai vecchi schemi. C’è uno spazio enorme, c’è quell’Italia che non rivendica sussidi ma lavoro, che rivendica anche in Europa una politica pragmatica, seria, capace di affrontare le sfide che il presente ci mette di fronte senza ideologie e senza piegarsi alla propaganda.
Affinchè si diventi polo attrattivo dell’astensionismo è necessario che gli aderenti tutti testimonino la validità del progetto innovativo e riformista. Questo richiede da parte dei dirigenti ed amministratori una coerenza ed un appartenenza al progetto che evidenzi, in maniera chiara rispetto al nulla delle false promesse, un metodo ed una prassi diversa: una nuova Politica attraente, condivisa e coerente.
Matteo Renzi attraverso le sue news ci ha ripetutamente sollecitato ad intervenire nel dibattito preparatorio al congresso, con analisi, proposte e contributi.
Ma è necessario e vitale che la credibilità che vogliamo esprimere verso gli elettori passi in primo luogo dal rispetto delle regole, dei ruoli e dalle azioni nelle varie realtà territoriali, nell’interesse delle Comunità dove siamo chiamati ad esprimete e a scegliere il meglio, dove le posizioni personali, molto spesso dettate da tornaconti meramente utilitaristiche dei singoli, non possono essere diffuse arbitrariamente come voce ufficiale del partito, da parte di chi non ci risulta a tutt’oggi, abbia formalizzato l’iscrizione ad Italia Viva e tuttavia, nelle sedi Istituzionali, si esprime e sottoscrive documenti e posizioni per conto e in nome della stessa. E quanto meno singolare che tanto si sia consumato in Consiglio Comunale e continuamente sulla stampa su argomenti mai condivisi e discussi.
Abbiamo appreso a mezzo stampa dell’adesione a I.V. del Consigliere Regionale Massimiliano Stellato. Ne abbiamo preso atto e da quel momento è prevalsa la logica e il metodo dell’eletto esautorando ogni organismo di direzione e coordinamento, assumendo spesso posizioni che risultano essere assolutamente incompatibili con gli orientamenti di Italia Viva.
La coerenza vuole anche che non si può essere testimonial in schieramenti diametralmente opposti nello stesso territorio. Spesso per vano protagonismo e presenzialismo, ai soli fini di occupare una poltrona. Giova ricordare che l’elemento distintivo di Italia Viva è stato quello di esprimere ministri e sottosegretari che non hanno esitato a dimettersi, mettendo al primo posto l’interesse collettivo a quello personale.
Quanto avviene dalle nostre parti, a Taranto ma più in generale in Puglia, si muove in un direzione diametralmente opposta.
A Taranto com’è noto Italia Viva, nelle passate amministrative ha scelto di sostenere Rinaldo Melucci, dopo che con una iniziativa, discutibile e dannosa per gli interessi più generali della Città, 17 consiglieri della minoranza avevano determinato lo scioglimento del Consiglio comunale. Un raid notturno pensato e praticato proprio da Massimiliano Stellato, che tuttavia oggi corre in soccorso proprio di Melucci chiedendo con insistenza di far parte della maggioranza, annunciando che la sua strategia è quella di rafforzare Italia Viva attraverso l’adesione del Sindaco, puntualmente smentita dallo stesso che tuttavia esprime una condizione di sofferenza all’interno della sua maggioranza. Da ciò il protagonismo di Stellato si esprime con un sostanziale appiattimento sulle posizioni del Sindaco, senza che vi sia un confronto/approfonsimento sulle scelte amministrative spesso incomprensibile che stanno determinando una condizione di sostanziale e diffusa contestazione nell’orientamento dei cittadini. Si citano ad esempio i Giochi del Mediterraneo, lo stadio Iacovone, la gestione fallimentare di Kima Ambiente e “l’ apertura ai privati”, posizione assunta ancora una volta in prima persona, da Stellato, Casula e Patano, a nome di Italia Viva. Analogo è il protagonismo sullo stabilimento siderurgico. Il merito è indifferente. L’importante è esserci ed eventualmente portare a casa propria qualcosa…
Ancor più grave e manifesta la posizione opportunistica espressa da Stellato nei confronti della maggioranza di Emiliano che qui riportiamo testualmente perche si abbia esatta cognizione di quale sia la condizione che stiamo vivendo con assoluta sofferenza:
“In Puglia alcuni consiglieri regionali, qualcuno eletto con la maggioranza di Emiliano e qualche altro no, sentono la necessità di replicare le prove generali dello “stare insieme” già avviate a livello nazionale, nella consapevolezza che manca poco meno di un anno alle elezioni europee.
Si è discusso dell’ipotesi di creare un nuovo gruppo. Potrebbero farne parte Mennea (Bat), Clemente (Foggia), Tammacco (Bari), Vizzino (Brindisi), Leo (Lecce) e Stellato (Taranto).
Io sono stato eletto con Emiliano ed ho aderito convintamente ad Italia Viva, alla quale non intendo rinunciare.Posso aderire a titolo personale, rimanendo in Italia Viva?
Oppure, con lo sforzo delle segreterie regionali (nostra e degli altri partiti della maggioranza), aderisco a questo gruppo come componente di IV, trovando dei punti programmatici convergenti, evitando l’isolamento e riaprendo il dialogo con il centrosinistra in Puglia, dove Emiliano ha confermato che si ricandiderà per il terzo mandato?”
Parole che si commentano da sole…
I sottoscrittori di questo documento, tutti iscritti ad Italia Viva, auspicano che il Congresso possa essere l’espressione di una nuova dirigenza politica innovativa, lontana da dinamiche di comando senza regole e di fughe in avanti non motivate e non condivise, senza anteporre alla coerenza, la furbizia del momento ed il senso di appartenenza al posizionamento occasionale
Noi siamo orgogliosamente un’altra cosa, Italia Viva è nata per questo: un’altra cosa rispetto ai populisti e ai sovranisti, e agli opportunisti”.