martedì 15 Ottobre 24

La Soprintendenza Nazionale per il patrimonio Culturale Subacqueo rimane a Taranto

Iaia: “Fratelli d’Italia è sempre stata su questa linea ed in alcuni casi l’allarme era infondato, pur essendo comprensibili le preoccupazioni che si sono levate in città”. Liviano: “Temo che il parlamentari che con tanta foga si sono espressi rivendicando un successo, non si siano particolarmente informati”

“Lo avevamo preannunciato che eravamo ottimisti a che la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo conservasse la sua sede nazionale a Taranto.  Questo dato oggi è stato confermato dal Ministero della Cultura con un comunicato ufficiale. Per questo ringraziamo il Ministro Giuli ed il sottosegretario Mazzi per l’attenzione prestata nei confronti della nostra città e del territorio”. Lo afferma in una nota l’onorevole di Fratelli d’Italia, Dario Iaia.

“Fratelli d’Italia è sempre stata su questa linea ed in alcuni casi l’allarme era infondato, pur essendo comprensibili le preoccupazioni che si sono levate in città. – Prosegue – Quindi nessuno scippo nei confronti della città a differenza di quanto accaduto nel 2016, allorquando con il Governo targato Partito Democratico, fu chiusa la sede della Soprintendenza Archeologica per la Puglia che aveva anche competenza sulla Basilicata”.

Per il consigliere comunale Gianni Liviano, che esprime la sua soddisfazione per la conferma della sede a Taranto della Sovrintendenza subacquea, il problema non è affatto risolto. “I poteri del Sovrintendente subacqueo relativi ai beni in superficie sono stati infatti trasferiti a Lecce. Questa è la questione vera da risolvere che non è stata risolta.

Nel territorio della Provincia di Taranto infatti la Sovrintendenza nazionale subacquea svolge altresì le funzioni spettanti ai Sovrintendenti Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. – Sottolinea Liviano – Il Sovrintendente subacqueo esercita inoltre sugli istituti e i luoghi della cultura statali presenti nello stesso territorio e non assegnati ad altri uffici del MIC le funzioni di cui all’art. 43 comma 4 del DPCM 2/12/2019 n. 169. Questi poteri ora sono trasferiti a Lecce. Temo che il parlamentari che con tanta foga si sono espressi rivendicando un successo, non si siano particolarmente informati.

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