mercoledì 15 Gennaio 25

Manduria: “La violenza giovanile non è un episodio isolato”

Il presidio Libera denuncia un preoccupante aumento delle aggressioni tra i giovani: “Palcoscenico ricorrente di violenza e sopraffazione”

Apprendiamo con rammarico una notizia che ha popolato i giornali durante quest’ultimo fine settimana. L’aggressione subita da un uomo di 54 anni perpetrata da un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali maggiorenni, “non è un episodio isolato per Manduria”, dichiara il presidio Libera di Manduria. Purtroppo, il nostro paese “è diventato un palcoscenico ricorrente di violenza e sopraffazione”, con eventi simili che si ripetono più volte all’anno. Tra questi, “è impossibile non ricordare l’episodio avvenuto alla fermata del bus qualche mese fa”.

La violenza giovanile è un fenomeno complesso e preoccupante che richiede una riflessione approfondita. “Spesso si tende a considerare la violenza come un atto isolato, ma in realtà essa è il risultato di molteplici fattori interconnessi: contesto sociale, influenze familiari, dinamiche di gruppo e, non da ultimo, i modelli culturali veicolati dai media – prosegue la nota – Negli ultimi anni si è assistito a un incremento degli episodi violenti tra i giovani, che si manifestano in diverse forme, dall’aggressione fisica al bullismo, fino alla violenza verbale e psicologica”.

Comportamenti che possono derivare da “un senso di impotenza e frustrazione”, dalla ricerca di affermazione o appartenenza a un gruppo, o anche dalla semplice imitazione di modelli comportamentali negativi. La fase dell’adolescenza, caratterizzata dalla ricerca di identità e dal bisogno di riconoscimento, può spingere i giovani a cercare approvazione attraverso atti estremi, spesso ignorando le conseguenze delle loro azioni.

Si ritiene quindi fondamentale che la società tutta si impegni a comprendere e affrontare queste problematiche. “L’educazione gioca un ruolo cruciale: promuovere valori di rispetto, empatia e risoluzione pacifica dei conflitti nelle scuole e nelle famiglie può contribuire a creare un ambiente più sano”.

Pertanto, il presidio Libera di Manduria invita la collettività ad interrogarsi sullo stato di povertà educativa che attraversa la comunità e che non può lasciare indifferenti le istituzioni, la famiglia, la scuola e le parti sociali. “Solo attraverso un approccio collettivo e consapevole possiamo sperare di ridurre la violenza tra i giovani e costruire un futuro in cui il rispetto e la comprensione reciproca prevalgano sugli istinti distruttivi”.

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