Il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, Pierfilippo Marcoleoni, commenta la ricomposizione tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il gruppo consiliare del M5S
“La politica è una cosa seria, non ha bisogno di teatrini da offrire in pasto alle popolazioni residenti“.
Così Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia”, commenta la ricucitura avvenuta tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il gruppo consiliare dei Cinque Stelle, avvenuta dopo l’allontanamento dell’assessore grillino.
Una ricomposizione che, secondo Marcoleoni “dimostra a che punto ci si sia ormai ridotti“.
Secondo il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia” la facilità con cui si cambiano e si ripropongono pezzi di governo cittadino tradisce la complessità della vicenda tarantina.
“Complessità -precisa – che di tutto ha bisogno fuorché di gesti plateali e umorali che poco hanno a che fare con il rispetto da portare alle istituzioni rappresentate”.
Marcoleoni sottolinea che le distanze all’interno della maggioranza di centrosinistra permangono sia sull’Accordo di Programma relativo all’ex Ilva che sul complesso edilizio e commerciale denominato Comparto 32, così come a proposito “dei preoccupanti ritardi” accumulati per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo nel 2026 e sulla “controversa ricerca dei finanziamenti” necessari a completare l’ospedale San Cataldo.
“Il sindaco Melucci ha problemi di tenuta complessiva della sua maggioranza che nessuna ricucitura, realizzata alla presenza del notaio Emiliano, potrà risolvere. È stata messa soltanto una toppa, ma lo strappo resta ed è destinato ad allargarsi nei prossimi mesi, acuendo differenze difficilmente riconducibili a sintesi” dichiara Marcoleoni, aggiungendo che “Taranto e i tarantini necessitano di ben altro: di governi coesi, di leadership non ostaggio di profili caratteriali parecchio discutibili, di visioni alte concernenti una Taranto europea e mediterranea, emblema di un Sud a proprio agio con la modernità”.
Invece, secondo il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia” con l’attuale governo cittadino di centrosinistra “questi presupposti, rischiano di rivelarsi delle semplici chimere”.