di Angelo Nasuto
Divisioni e distinguo nell’area conservatrice a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale
Sono ore decisive a Massafra per l’ufficialità di alcune candidature a sindaco. Ormai mancano tre mesi soltanto al primo turno delle elezioni amministrative che andranno a determinare la nuova compagine che governerà la città, ma ancora il quadro è in evoluzione. Il round iniziale di questa tornata elettorale dovrebbe tenersi l’ultimo weekend di maggio ma come si legge il condizionale è d’obbligo perché manca ancora il decreto ufficiale del Ministero.
Ma qui nelle Tebaide si racconta da diversi giorni che la coalizione di centrodestra, dopo aver siglato un patto per l’unità a tutti i costi per riprendersi Palazzo di città, sta scricchiolando parecchio per diversità di vedute sul candidato sindaco.
Si sa che la candidatura di Emanuele Fisicaro, professionista di tutto rispetto riconosciuto da più parti, non accontenti tutti. In primis perché una lettura abbastanza lucida racconta che tutti le segreteria provinciali e regionali dei partiti di tale coalizione hanno imposto questa candidatura e per i massafresi queste imposizioni non sono ben accette. La decisione di imporre il nome di Fisicaro è stata obbligata perché ogni partito voleva avere l’ultima parola sul candidato, per non dire che pretendeva di avere dalla sua la scelta su di un proprio esponente. E allora ecco che sono intervenuti dall’alto per voltare l’attenzione su una figura non partitica ma della società civile. Ed anche tale opzione non è gradita ad alcuni esponenti politici.
Ma questi ultimi scontenti quali orizzonti scorgerebbero al di fuori della loro ufficiale coalizione? Dal nulla la scorsa settimana è emersa la possibilità che si costituisca un ben solido raggruppamento di centro. E allora tali scontenti convergerebbero nell’accordo centrista, con una decisa virata, voltando le spalle alla tradizionale coalizione di centrodestra, formata dai Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC. Proprio stasera si sta tenendo una riunione di partito nelle stanza massafresi del partito di Fratelli d’Italia, utile per capire quali siano le reali eventualità di poter contare su questa famigerata reunion del “volemose bene”.
Per ciò che riguarda il centrodestra i nomi degli scontenti sono di quelli esponenti di prima linea, che qualche mese fa facevano parte della lista dei papabili candidati sindaci. Parliamo di Giancarlo Zaccaro (FdI) di Raffaele Gentile (FI) di Nino Castiglia (UDC) i quali vorrebbero caricarsi in questa nuova coalizione centrista anche personaggi della politica massafrese che hanno comunque dato in passato il loro contributo a Massafra in termini amministrativi: il riferimento è ad Antonio Cerbino, ex assessore all’associazionismo, oggi con un ruolo non secondario di coordinatore locale della lista Schittulli.
Dunque si prospetta un centro che mette la freccia e punta a fare le scarpe al centrodestra. Che d’altro canto non pone i caratteri dell’ufficialità alla candidatura di Emanuele Fisicaro, evidentemente in attesa di rimettere tutti in riga e contare su quella che qualche mese fa sembrava la coalizione da battere. Come andrà a finire? Riuscirà il centrodestra a serrare i ranghi e presentarsi alle urne in maniera compatta? O davvero tornerà la grande balena bianca centrista, zattera di salvataggio per i delusi di destra?