martedì 6 Maggio 25

Senza nuovi inceneritori si dovrà conferire in discarica

Il governatore uscente Michele Emiliano traccia il bilancio del suo mandato e guarda al futuro della Regione. “Niente aumento delle tasse e conti in ordine. Il M5s? Molto deluso. Mi candiderò come consigliere nel Pd”

In un’intervista al telefono con Quotidiano di Puglia, Michele Emiliano riflette sul suo percorso alla guida della Regione Puglia, tra bilanci e prospettive future. “Più o meno…”, sospira quando gli si chiede del weekend di relax, abbozzando una risata. Sul recente atto in Consiglio riguardante il debito sanitario, il governatore sottolinea: “Stare dieci anni senza aumentare le tasse è un grande risultato. Quest’anno abbiamo versato 60 milioni come contributo di solidarietà allo Stato”. Interrogato sulle fonti delle risorse, Emiliano spiega che sono state attinte “poco da tutti e da bilanci pluriennali”, precisando che nulla è stato sottratto dal capitolo sanitario.

Il presidente rivendica il rapporto con l’opposizione: “In questi dieci anni ho avuto il rispetto e anche l’affetto dell’opposizione. Abbiamo sempre gestito tutto con grande comprensione”. Sulla sua eredità, ricorda di aver preso “da Vendola una Regione in ginocchio” e di averla risollevata sotto molti aspetti: finanziario, economico, sanitario col blocco delle assunzioni, di contrasto alla xylella. “Non so se mi ha aiutato a vincere, ma di sicuro non a governare”, commenta Emiliano riguardo alle elezioni in pieno Covid.

Rifiuti: il nodo sul termovalorizzatore

Sui nodi cruciali come rifiuti e sanità, “l’unica cosa che manca sul serio è l’adeguato finanziamento nazionale del sistema sanitario”, afferma il presidente, definendolo “insufficiente” anche per i governatori di centrodestra. Sulla questione del termovalorizzatore, Emiliano ammette che senza di esso “è inevitabile che ci siano le discariche in misura superiore”, spiegando che il prossimo presidente dovrà decidere tra la moderna termovalorizzazione o il miglioramento forzato della differenziata.

Quando si parla del suo successore, il governatore afferma con decisione che Antonio Decaro “ha deciso, si candida e lo farà secondo una procedura chiara e limpida.” Sottolinea che non può essere scelto dall’alto, ma dovrà emergere dal basso.

Sul caso controverso del bando vinto in Aeroporti di Puglia da Carmela Fiorella, Emiliano definisce l’episodio come una “sindrome e non un problema politico”, riferendosi alla falsificazione del certificato di laurea. “Nel momento in cui aveva consolidato il rapporto con un consigliere regionale, non l’ho più rinnovata in Aqp”, precisa riguardo alle sue precedenti scelte su Fiorella.

Le tensioni con M5s

Rispetto alle tensioni nella coalizione, il presidente si dice “molto deluso dal M5s“, criticandone la mancanza di maturità politica e le posizioni su questioni cruciali come l’Ilva. “Il M5s non può pensare di stare in maggioranza alla Regione soltanto perché temono di non raggiungere la soglia dell’8%, e poi non chiudere l’alleanza nazionale. Mi auguro che il Pd apra un chiarimento col M5s”, afferma Emiliano.

Sul suo futuro personale, annuncia: “Mi candido col Pd, a Bari. Da priore ricomincerò a fare il frate e renderò più facile il passaggio di consegne.” Ma il governatore uscente respinge le insinuazioni sul voler controllare Decaro: “Non ne ho bisogno, e poi un governatore è incontrollabile.” Sottolinea il rapporto ventennale con il suo successore designato, evidenziando di avergli trasmesso “punti di vista, valori, idea della politica.”

Michele Emiliano chiude con un monito al suo successore: “Avere grande consenso popolare non deve mai portare a pensare di agire come ti pare: senza chi ci sostiene non si va da nessuna parte.”

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