di Emanuela Perrone
Il Movimento 5 Stelle chiude la porta agli apparentamenti: nessuna alleanza quindi in vista del ballottaggio a Taranto, troppa distanza dal centrosinistra sui temi chiave
Si è tenuta nella serata di venerdì 30 maggio l’assemblea provinciale del Movimento 5 Stelle di Taranto, un incontro cruciale a pochi giorni dal ballottaggio per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Il M5S si dice restio ad apparentamenti col centrosinistra, sottolineando una persistente distanza su temi ritenuti centrali e qualificanti, che rende complesso un accordo politico pienamente condiviso.
A richiamare la linea guida è stata Annagrazia Angolano, che ha posto l’accento sull’importanza di una “politica etica e coerente”, sottolineando come “senza la giusta lungimiranza per l’azione politica futura si rischiano errori e sottovalutazioni”. Ha poi ribadito la contrarietà del Movimento alla “politica del baratto”, rivendicando “coerenza e coraggio” come principi fondamentali.
Dopo di lei, è Mario Turco è entrato più nel merito di possibili coalizioni. “Non siamo in campagna elettorale, ma siamo in tanti: questo significa che abbiamo risvegliato le coscienze della parte buona dei tarantini”, ha dichiarato. Turco ha rivendicato il ruolo del Movimento nella rinascita del dibattito pubblico cittadino: “Sono 40 anni che non c’è cambiamento. Oggi, grazie alla nostra campagna elettorale, abbiamo risvegliato il senso di comunità e partecipazione”.
Durissimo il giudizio sul centrosinistra, accusato di aver sottovalutato il peso politico del Movimento 5 Stelle. “Il centrosinistra e chi pensava che si poteva governare senza il M5S deve chiedere scusa alla città di Taranto, perché se dovesse vincere il centrodestra, e noi non ci auguriamo che il centrodestra vinca a Taranto, la responsabilità – dice Turco – è tutta di coloro che hanno pensato di escludere il M5S dalla possibile coalizione progressista e quindi di centrosinistra”
Turco ha poi denunciato il tentativo di imporre un candidato “senza discutere dei temi, né ascoltare la nostra proposta”.
Il portavoce ha poi chiarito che “il M5S non entrerà mai in fusioni a freddo. Se gli altri vogliono fare gli affari loro noi non ci saremo mai, soprattutto qui a Taranto. Non ci interessa vincere: vogliamo governare con e per i cittadini”.
Poi aggiunge: “Ma come facciamo a governare se i nostri temi sono completamenti distanti anni luce dal centrodestra e, anche purtroppo, dal centrosinistra? Abbiamo detto no all’AIA, no al rigassificatore, no al dissalatore.”
Infine, un appello alla partecipazione che sembra più un’indicazione di voto: “A differenza di altri, noi non diremo mai ai nostri elettori e simpatizzanti di andare al mare, come fa il centrodestra per il referendum, perché per noi la partecipazione al voto è fondamentale. Dobbiamo andare a votare, il nostro voto deve essere libero, consapevole, a questo punto di coscienza, perché da una parte c’è il centrodestra che è anni luce lontano dai nostri principi, e dall’altra c’è un centrosinistra che ha commesso una serie di errori. Purtroppo questa è la minestra.”
Il tempo stringe, ma il Movimento 5 Stelle sembra deciso a non cedere sulla propria identità. Con il ballottaggio ormai alle porte, sarà la coerenza o la strategia a prevalere?


