Il Consiglio approva il rendiconto di gestione con 123 milioni di avanzo. Unanimità contro la riattivazione dell’ex discarica Vergine. Asl e Arpa già contrarie per rischi ambientali e sanitari
Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità il rendiconto di gestione 2024, chiudendo i conti con un risultato di amministrazione di circa 123 milioni di euro. La seduta, tenutasi il 30 aprile in modalità mista presso il Salone degli Stemmi del Palazzo del Governo, sotto la presidenza ad interim di Roberto Puglia, ha evidenziato tre risultati significativi: il rafforzamento dell’organico attraverso nuove assunzioni, l’incremento della spesa per investimenti e la consistente disponibilità economica per futuri progetti.
Ma il punto più dibattuto della giornata ha riguardato la ferma opposizione del Consiglio alla riattivazione della discarica Lutum Srl (ex Vergine) in località Palombara, nell’Isola Amministrativa di Taranto. La mozione, presentata dal presidente Puglia e dal consigliere Francesco Marra, ha ricevuto il sostegno unanime dell’assemblea.
Durante la discussione, il consigliere Marra ha sottolineato come sia l’Asl che l’Arpa di Taranto abbiano già espresso parere sfavorevole durante la conferenza dei servizi. Gli enti hanno evidenziato come la struttura, già in passato fonte di problemi igienico-sanitari e odorigeni, non fornisca adeguate garanzie per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente nel medio-lungo periodo.
Il Consiglio ha quindi deliberato di trasmettere la propria posizione contraria al Settore Pianificazione e Ambiente della Provincia e agli altri enti coinvolti nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), pur nel rispetto delle procedure tecniche e amministrative previste dalla normativa comunitaria e dell’autorità giudiziaria.