A dichiararlo, in una nota congiunta, il vice sindaco Gianni Azzaro e i consiglieri comunali Valerio Papa e Michele De Martino :”Cocente sconfitta del centrodestra, che dimezza i suoi consiglieri, e del PD ufficiale, che passa da 2 a un solo rappresentante”
“Il voto per la Provincia rafforza la maggioranza del Comune di Taranto, mentre il “centrosinistra ufficiale” prende meno voti rispetto al suo bacino potenziale.
I risultati delle elezioni provinciali di ieri sono chiari e non possono essere camuffati”.
A dichiararlo, in una nota congiunta, i consiglieri comunali Valerio Papa e Michele De Martino e il vice sindaco Gianni Azzaro, all’indomani delle elezioni per il rinnoco del Consiglio della Provincia di Taranto.
“La lista promossa dalla maggioranza del Comune di Taranto – spiegano – e da altri amministratori di comuni della provincia ha ottenuto un risultato al di sopra delle proprie aspettative e, soprattutto, al di sopra della propria base di partenza. Infatti, la lista “Comunità Jonica” ha ottenuto a Taranto 19 voti, due voti ponderati in più rispetto ai suoi 17, consolidando significativamente la propria forza nel comune capoluogo. Inoltre, ha ottenuto il voto di ben 59 amministratori dei comuni della provincia, dimostrando di non essere una realtà circoscritta solo alla città di Taranto”.
“Invece – proseguono Azzaro, Papa e De Martino – risulta del tutto fuori luogo il trionfalismo della lista dei cosiddetti “progressisti”, che hanno un risultato al di sotto del loro bacino potenziale che a Taranto era di 8 voti, avendone ottenuti soltanto 7. Da segnalare il risultato particolarmente negativo del “PD ufficiale” che dimezza la propria rappresentanza in Provincia passando da 2 ad un solo consigliere. Va registrata, inoltre, la cocente sconfitta del centrodestra che dimezza i suoi consiglieri passando da sei a tre consiglieri”.
“Questi sono i numeri incontestabili delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale – concludono – che confermano che la politica basata sulla contrapposizione pregiudiziale, a prescindere dal merito dei provvedimenti amministrativi, non paga e rischia solo di creare danni alle comunità del nostro territorio”.