Passa la mozione di sfiducia contro il presidente Bitetti, con 18 voti a favore e 5 contrari (Di Cuia, Maiorino, Contrario, Di Gregorio e Lenti). Le opposizioni di centrodestra, al momento del voto, sono uscite fuori dall’Aula. Non ha votato, seguendo le indicazioni della maggioranza, il consigliere Bianca Boshnjaku
Si è svolto oggi, giovedì 7 novembre, alle ore 15:00, il Consiglio Comunale in seduta straordinaria presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città a Taranto. All’ordine del giorno, tra gli altri punti, la discussione riguardante il regolamento sul funzionamento del consiglio comunale e la possibile revoca della nomina del Presidente del Consiglio Comunale, Piero Bitetti.
La votazione ha visto 30 consiglieri presenti: 18 hanno votato a favore, 5 contro (Di Cuia, Maiorino, Contrario, Di Gregorio e Lenti) e le opposizioni di centrodestra che al momento del voto sono uscite fuori dall’Aula.
Durante la seduta, il Consigliere Adriano Tribbia ha vivamente criticato il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale di Taranto, accusandolo di ripetute violazioni delle norme e dei regolamenti che minerebbero l’imparzialità necessaria per il suo ruolo. Secondo Tribbia, il Presidente Bitetti avrebbe favorito certi consiglieri o gruppi politici, limitando la libertà di espressione altrui e manipolando l’ordine del giorno per escludere tematiche cruciali proposte dalla minoranza. Tali azioni avrebbero danneggiato gravemente l’efficienza e l’integrità del consiglio, impedendo di servire efficacemente l’interesse pubblico.
In risposta, il Presidente Bitetti ha difeso la propria posizione a fronte delle accuse, richiamando l’attenzione sull’importanza di una valutazione consapevole e dettagliata delle stesse, che lui considera infondate. Bitetti ha inoltre messo in dubbio la sincerità delle firme raccolte sulla mozione, suggerendo che potrebbero non essere state apposte con piena convinzione.
“Il mio voto contrario alla mozione di sfiducia rispecchia il rispetto per le istituzioni. Il Consiglio comunale di Taranto è ancora impantanato in giochi di potere che ignorano i veri problemi della città – dichiara Massimiliano Di Cuia, consigliere di Forza Italia – Non ci interessa difendere il presidente attuale, ma prevenire una deriva autoreferenziale, dando risposte ai problemi veri dei cittadini piuttosto che continuare in un clima di politichese improduttivo”.