Dopo i Cinque Stelle anche “Con” risponde picche all’invito di Melucci per questo pomeriggio. Nasce slabbrata la nuova compagine amministrativa al comune di Taranto, nonostante l’ideologia del tengo famiglia
Dopo i Cinque Stelle, anche il gruppo politico “Con” marca visita. Si prende una pausa di riflessione. Temporeggia. E, nel pomeriggio, diserterà il tavolo di maggioranza convocato dal sindaco Melucci. Nasce slabbrata la nuova compagine amministrativa al comune di Taranto. Approssimativa nei contenuti, posticcia nella tenuta d’insieme, visionaria pur essendo a corto di visione. Un bazar, insomma, più che una coalizione di governo. Il passaggio dal “campo largo”, l’alleanza strategica tra Pd e Cinque Stelle, al “grande centro” ha prodotto i suoi strascichi. Accentuato le crepe. Inevitabile che fosse così, quando consegni a Stellato le chiavi del municipio. Chi ha tradito una volta potrebbe farlo di nuovo. E’ nella sua natura, risponde ad un precisa postura politica, deprecabile al pari di tante altre.
Sarà interessante, da questo momento in poi, capire come si comporteranno i Dem. Quali posizioni assumeranno nella loro veste di soci di maggioranza dell’alleanza di centrosinistra. Le variabili indipendenti sono diverse, gli appetiti anche. Melucci confida sempre nelle commissioni consiliari, il solo strumento in grado di calmierare eventuali strappi definitivi (anche da parte delle opposizioni) e inaspettati sussulti di dignità. Sa di poter tirare la corda all’infinito senza rischiare di romperla. In fondo il suo è un monocolore. Il monocolore del gettone di presenza. Un gabinetto di guerra. Con sullo sfondo l’ideologia del tengo famiglia.