In un’intervista, l’assessore di Taranto risponde alle polemiche sulla mozione di sfiducia contro il presidente del Consiglio Comunale, sottolineando la necessità di trasparenza e imparzialità
“Nei giorni scorsi ho rilasciato un’intervista nel corso della trasmissione online del consigliere comunale Giuseppe Fiusco per illustrare il nuovo servizio che Kyma Ambiente sta avviando per la raccolta differenziata. Nel corso della stessa si è registrato un passaggio di opinioni sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del presidente del Consiglio Comunale Bitetti”, dichiara l’Assessore comunale di Taranto, Stefania Fornaro.
Il filmato contenente l’intervista rilasciata dalla Fornaro – a cui è seguito il commento del consigliere comunale Luca Contrario – tuttavia sarebbe stato “’tagliato’ in maniera tale da distorcere il senso delle mie dichiarazioni”, afferma l’assessore.
“Desidero chiarire che le mie valutazioni possono essere esclusivamente politiche, poiché non ho alcun ruolo nella presentazione della mozione essendo un assessore e non un consigliere. Detto ciò, voglio ribadire che la decisione presa dalla maggioranza in Consiglio Comunale si basa su ragioni giuridiche esplicitate nel documento a me sconosciuto. Tuttavia, non posso non credere a 17 consiglieri che segnalano la mancanza di imparzialità nello svolgimento del loro ruolo”, spiega la Fornaro.
“Dal punto di vista politico, nel 2022 le forze politiche di maggioranza avevano raggiunto un accordo sui ruoli attribuiti. Alla terza lista più votata era stata assegnata la Presidenza del Consiglio, poi affidata a Bitetti con il voto della maggioranza dell’epoca. – ha aggiunto – Nella conferenza stampa dello scorso febbraio, tenuta insieme a Bitetti, eravamo stati chiari nel sottolineare che dopo il 24 febbraio saremmo tornati a dialogare con la maggioranza. Io ho coerentemente mantenuto questa promessa e ad aprile ho accettato di entrare in Giunta, mentre Bitetti ha scelto di rimanere Presidente pur restando di fatto all’opposizione. Mi chiedo: se quanto sostenuto da chi discute sull’argomento è vero, perché altri consiglieri dell’opposizione non possono ricoprire lo stesso ruolo? Politicamente parlando, ritengo che anche il ruolo di presidente dovrebbe essere rimesso in discussione, ovviamente solo in presenza di ragioni giuridiche valide”.
“Ad ogni modo il problema che adesso si è venuto a creare non mi appartiene così come non mi appartiene la decisione che il Consiglio prenderà sul futuro ed eventuale nome”, conclude l’assessore tarantina.