Il consigliere regionale del Pd pone l’accento sui ritardi: “La crisi politica e amministrativa che ha travolto il Comune di Taranto sembra aver inghiottito anche l’iter autorizzativo per i Giochi del Mediterraneo del 2026”
“La crisi politica e amministrativa che ha travolto il Comune di Taranto sembra aver inghiottito anche l’iter autorizzativo per i Giochi del Mediterraneo del 2026. Tutto tace e non c’è traccia della tanto sbandierata accelerazione delle procedure che avrebbe dovuto distinguere il mandato del commissario nominato dal governo”.
Cosi il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (Pd) sul ritardo che coinvolgerebbe l’assegnazione del progetto per lo Stadio del nuoto di Taranto.
“Ad esempio – chiede Di Gregorio – a che punto è la Conferenza dei servizi promossa dal Comune di Taranto sullo Stadio del Nuoto? Perchè l’ente civico cittadino e il Commissario dei Giochi del Mediterraneo non la chiudono? Ricordo che la Conferenza ha già acquisito i pareri degli enti preposti. A novembre 2023 sono giunte le autorizzazioni paesaggistica della Regione Puglia, il parere archeologico favorevole della Soprintendenza di Taranto, i pareri urbanistici favorevoli del Comune e della Regione. In sostanza l’istruttoria si sarebbe potuta chiudere, ma è ancora pendente. Perchè?”.
“Inoltre – dichiara il consiglire regionale del Pd – con il Pfte (Piano di fattibilità tecnico-economico) già esistente e qualche aggiornamento degli elaborati tecnici per corrispondere ad alcune prescrizioni degli enti, si potrebbe benissimo procedere con l’appalto integrato. Invece, tutto tace. Il tempo scorre inesorabile e le scadenze incombono sui Giochi di Taranto”.