“Continuerò non solo a denunciare le inadempienze, ma soprattutto ad offrire proposte concrete per la soluzione del problema”
“Noto con piacere che alcuni colleghi della minoranza in Consiglio regionale in questi giorni mostrano particolare dinamismo sui temi della sanità pubblica e, in particolare, sul funzionamento dei Pronto soccorso in provincia di Taranto”, dichiara il consigliere regionale Pd Vincenzo Di Gregorio, in riferimento al problema delle lunghe attese al pronto soccorso dell’ospedale SS Annunziata di Taranto.
Sebbene sia un argomento discusso soprattutto in estate, l’affollamento dei pronto soccorso non è un problema estivo, ma un tema molto serio su cui occorre la massima attenzione tutto l’anno. “Fedele a questo modus operandi, ho denunciato ripetutamente in questi anni la disastrosa situazione del pronto soccorso del SS. Annunziata di Taranto, offrendo anche possibili soluzioni facilmente attuabili”.
“Sicuramente i nostri ospedali soffrono di gravi carenze di medici e infermieri – aggiunge Di Gregorio – Le lunghe attese nei pronto soccorso, però, non sono determinate dai codici rossi, i cui tempi di smistamento sono veloci, ma dai casi meno gravi che sono quasi l’85% del totale e che possono essere gestiti con un modello organizzativo che preveda un’azione di filtro nella fase di triage con l’utilizzo dei Punti di primo soccorso dislocati sul territorio”.
A novembre 2022 è stata inviata la mia prima lettera aperta al direttore generale dell’Asl di Taranto. A gennaio del 2023, un’altra lettera è stata indirizzata anche all’assessore regionale alla Sanità e al Presidente Emiliano. Poi, a luglio dello stesso anno “sembrava essersi aperto uno spiraglio nella direzione da me indicata con il maggiore coinvolgimento del Punto di primo soccorso dell’ospedale Moscati di Taranto, ma la situazione è cambiata di poco perché il decentramento dei casi meno gravi è stato parziale e incompleto”, riferisce Di Gregorio.
Un obiettivo che in provincia di Taranto sembra irrealizzabile, mentre in altre aree della Puglia diventa realtà. “Ritorno su questi argomenti fino a quando le attese nei pronto soccorso non si ridurranno. Continuerò non solo a denunciare le inadempienze, ma soprattutto ad offrire proposte concrete per la soluzione del problema”.
“Infine, esprimo solidarietà e vicinanza alla dottoressa della Guardia Medica di Maruggio, minacciata e aggredita mentre era in servizio. Si tratta di casi gravissimi, non isolati, purtroppo, che vanno stigmatizzati e perseguiti con la dovuta fermezza”, conclude il Consigliere regionale del Pd.