Nelle prossime ore il PSI ufficializzerà, con molta probabilità, il suo sostegno a Tacente come candidato sindaco
“Per ‘amare Taranto con pragmatismo’ serve un progetto concreto e coraggioso. Viviamo in un’epoca di grave incertezza. Abbiamo pensato a una pace comoda e infinita. L’era che ci sta dinanzi sarà dominata dalle esigenze di sicurezza e dalle scelte strategiche. Sono i rivolgimenti dello scenario internazionale a imporre scelte ineludibili per difendere i valori su cui sono fondate le democrazie e per garantire una vita del mondo fondata sul rispetto dello stato di diritto, le libertà democratiche e i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.” Lo afferma in una nota l’esponente del Partito Socialista Italiano, Paolo Castronovi.
“Questa consapevolezza ci pone di fronte alle nuove opportunità in cui viene a trovarsi la nostra Città e il suo territorio, per i nuovi assetti geopolitici intervenuti e per il ruolo di Taranto, punta avanzata del Mezzogiorno d’Europa nel Mediterraneo: polo nel sistema del multilateralismo competitivo. Investire nella sicurezza significa anche posti di lavoro di qualità per l’industria dell’acciaio, l’energia e le innovazioni tecnologiche. Sarebbe assurdo non considerarle con interesse e pragmatismo.
Taranto ha l’opportunità di trasformarsi in un polo d’eccellenza nell’uso contemporaneo della tecnologia, lasciandosi alle spalle il concetto di futuro e affermandosi come protagonista nel presente dell’innovazione. – Afferma – Un percorso concreto per rendere l’IA un motore di sviluppo, crescita e competitività per la città. Siamo davanti a un’occasione storica: possiamo costruire un ecosistema innovativo capace di attrarre talenti, imprese e investimenti. Con visione e determinazione, si deve fare di Taranto un modello di riferimento nel panorama tecnologico internazionale.
Il Partito Socialista Italiano ei Riformisti di Taranto sanno pensare per sistemi e governare per progetti. La capacità progettuale è sempre stata il profilo distintivo che ha caratterizzato la cultura di governo dei riformatori per le comunità e il territorio. – Si legge nella nota – La diffusa precarietà lavorativa, le disuguaglianze economiche, la sicurezza sociale, attraverso cui si esercita la fondamentale tenuta democratica, con un’attenzione maggiore verso l’individuo, quale portatore di diritti primari: il lavoro, la casa, l’istruzione pubblica, l’assistenza sanitaria territoriale e il diritto alla salute e alle cure che devono assumere concreta priorità della nostra azione politico amministrativa.
Il nostro obiettivo è quello di garantire ai meno giovani un sistema sanitario territoriale funzionale e diffuso, alle nuove generazioni una città che li liberi dalla insicurezza e dalla precarietà, promuova la crescita e il lavoro, l’aria sia pulita, la tecnologia sia funzionale al benessere comune e la natura sia tutelata come parte integrante del sistema urbano
Il ruolo che il Mezzogiorno sta assumendo, nel grande processo di costruzione del nuovo continente Euro Mediterraneo, è sempre più punto centrale di accesso e di riferimento che lega la sponda sud del Mediterraneo ai destini economici, sociali e politici dell’Europa. – Prosegue Castronovi – Questa evoluzione del Mezzogiorno nel Mediterraneo, assegna a Taranto un ruolo non più periferico e marginale ma di grande piattaforma economica, logistica, industriale e di servizi del Mediterraneo. Una idea di sviluppo che si propone come piena utilizzazione delle risorse umane ed economiche di un’area territoriale e di una Comunità.
Per praticare la discontinuità, è necessario esprimere una visione della Città che sappia rivolgersi ad un elettorato deluso e lontano, in particolare le nuove generazioni, che percepiscono il voto come uno strumento inefficace per incidere sul proprio futuro. La discontinuità può e deve essere rappresentata dalla visione che riusciamo ad esprimere, dal linguaggio che traduce il pensiero, infondendo fiducia e speranza in un elettorato ormai disincantato e deluso.
La discontinuità non è inseguire formule ma rilanciare sui temi e sulle scelte che vanno assunte con chiarezza, evitando mediazioni opportunistiche per mettere insieme tutto e poi produrre niente quando invece per Taranto è decisivo un progetto concreto e coraggioso. – Conclude – Taranto è una finestra sul Mediterraneo, un porto da cui salpare con il coraggio e la determinazione dei socialisti e riformisti verso nuovi orizzonti e approdi sicuri.”


