“Con rammarico devo constatare che una scellerata conduzione del Partito sta svendendo identità, simbolo e storia con un comportamento servile, utile solo ad assecondare opportunistiche ambizioni personali. Continuare a tacere mi renderebbe complice di un gruppo dirigente sordo e irresponsabile incline solo ad ambizioni personali spesso ingiustificate”
“Cari socialisti,
nulla più mi trattiene dall’esprimere il mio disagio…
Il valore di una tessera di partito – scrive Venturini- sta tutto nell’appartenenza. Nella condivisione di una identità riconoscibile.
Sono tornato alla Casa madre, il PSI, con l’obiettivo di dargli forza, di farci crescere come è giusto che sia. Riportare i Socialisti nelle Istituzioni per riaffermare la Cultura e la pratica del Socialismo Riformista di cui si avverte il bisogno.
L’ho fatto insieme a Felice Iossa e a tanti “socialisti senza tessera” in occasione delle elezioni europee sostenendo la candidatura di Enzo Maraio nella lista Stati uniti d’Europa.
Con rammarico devo constatare che una scellerata conduzione del Partito sta svendendo identità, simbolo e storia con un comportamento servile, utile solo ad assecondare opportunistiche ambizioni personali. Continuare a tacere mi renderebbe complice di un gruppo dirigente sordo e irresponsabile incline solo ad ambizioni personali spesso ingiustificate.
In Calabria è stato compiuto uno scempio alla nostra tradizione riformista, alla nostra storia, ai nostri valori, ponendoci al servizio del peggior populismo giustizialista. Eppure, in quella Terra che fu di Giacomo Mancini, esprimiamo due sindaci socialisti di grande valore sui quali non abbiamo neppure accennato il coraggio di rivendicare maggiore considerazione, piegandoci ad un accordo nazionale che consegnava il Mezzogiorno all’assistenzialismo populista. Prima che lo stesso scempio si ripeta in Campania dove, irragionevolmente si sta procedendo a cinquestellare il PSI, rassegno le mie dimissioni da ogni organismo nazionale (Direzione e Consiglio Nazionale).
In Puglia e a Taranto con i compagni socialisti e riformisti, con i quali abbiamo conseguito il 4,5% alle recenti amministrative, sosterremo convintamente Antonio Decaro perché i nostri ideali, la nostra cultura riformista, la nostra storia, non si barattano e non si svendono.”