Il movimento “Taranto Diritto di Volare” interviene nel dibattito sullo scalo ionico: “Basta polemiche sterili, attendiamo i risultati prima di trarre conclusioni”
Il futuro dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie torna al centro del dibattito pubblico, mentre si attende l’esito dello studio di fattibilità per i voli passeggeri di linea. In questo clima di crescente tensione tra associazioni, comitati e istituzioni come Regione Puglia ed Enac, il movimento “Taranto Diritto di Volare” lancia un messaggio che va controcorrente rispetto agli scetticismi diffusi.
“Assistiamo ancora una volta a interventi intempestivi e polemiche sterili proprio mentre attendiamo l’esito dello studio di fattibilità, ormai in dirittura d’arrivo”, dichiara Alfredo Luigi Conti, presidente del movimento, che invita tutte le parti in causa a un approccio più costruttivo. La domanda provocatoria che il movimento pone è diretta: “E se lo studio di fattibilità desse esito positivo per l’attivazione dei voli di linea, oltre alle già consolidate attività charter e cargo?”. Secondo Conti, infatti, “la questione dei voli di linea passeggeri non può essere affrontata con pregiudizi o con il pessimismo di chi, senza dati certi, si oppone a prescindere”.
Il movimento rilancia la propria visione di uno scalo aeroportuale utilizzato in modo più ampio e diversificato. “Riteniamo che questa sia la soluzione più logica e costruttiva per il futuro dello scalo di Taranto-Grottaglie, che potrebbe essere utilizzato in modo più ampio e diversificato. Nulla, infatti, osta all’avvio dei voli passeggeri di linea”, sostiene il presidente.
La chiave di volta sarebbe il riconoscimento della continuità territoriale attraverso l’attivazione degli Oneri di Servizio Pubblico (Osp). Lo studio di fattibilità in corso da parte di Aeroporti di Puglia rappresenta quindi un passaggio tecnico fondamentale che dovrà portare alla convocazione della conferenza dei servizi.
“Noi continuiamo a credere in una soluzione concreta e praticabile per Taranto-Grottaglie. Il nostro ottimismo è basato su analisi e proposte reali, perché il diritto di volare non deve restare un’utopia, ma diventare una realtà”, conclude la nota.