Tra gli 84 emendamenti al bilancio di previsione 2024 della Regione c’è anche quello che reintroduce il Trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali, abolito dal 2013
Sono 84 gli emendamenti presentati in commissione Bilancio dal Consiglio regionale pugliese al bilancio di previsione 2024 della Regione.
I lavori, dopo una lunga pausa, sono ricominciati nel pomeriggio, tra gli emendamenti presentati c’è anche uno che reintroduce il contestato Trattamento di fine mandato in favore dei consiglieri regionali, abolito dal 2013.
Contro il Tfm si sono espressi i sindacati, Confindustria, associazioni di categoria e il Pd nazionale. In sostanza si tratta di un assegno che viene riconosciuto ai consiglieri regionali alla fine della legislatura.
Se l’emendamento dovesse essere approvato si prevede un costo solo per il 2023 calcolato in circa 3,7 milioni.
ore 18:00
Rinviato a data da destinare l’esame dei provvedimenti relativi al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2024 della Regione Puglia e pluriennale 2024-2026, incardinato nei lavori odierni della I Commissione, a seguito dell’approvazione con 5 voti a favore, 4 contrari un astenuto, della richiesta avanzata dal capogruppo Saverio Tammacco (Per la Puglia), di posticipare i lavori, in virtù dell’esiguo tempo a disposizione per il dovuto approfondimento dei testi trasmessi al Consiglio nella notte di sabato 16 dicembre.
“Assistere oggi a una forza di maggioranza che non permette neppure la discussione iniziale e l’analisi del Bilancio 2023 è uno spettacolo indegno per la Regione Puglia e uno schiaffo in faccia ai pugliesi ai quali dovrebbero essere ‘dedicate’ le risorse che dovranno essere gestite nel solo loro interesse. Una maggioranza al capolinea.”, è la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia.