Il segretario provinciale FIALS Emiliano Messina: “Il tempo passa ma, nonostante i tanti proclami e annunci sul Centro dialisi di Torricella, siamo ancora in un nulla di fatto”
“Il fabbisogno di posti rene nell’Ambito territoriale n. 7 è elevato e la Regione Puglia ne ha preso atto approvando una deliberazione di Giunta nei mesi scorsi che purtroppo ad oggi è rimasta lettera morta. A nulla sono servite le tante audizioni in III Commissione sanità e l’impegno dei Consiglieri regionali del territorio, i lati oscuri della vicenda si manifestano sempre di più“.
Con queste parole il segretario provinciale FIALS Emiliano Messina, ha commentato la mancanza di aggiornamenti sulla vicenda che coinvolge il Centro Dialisi di Torricella.
“Siamo curiosi di conoscere i costi – continua Messina – che la ASL Taranto è obbligata a sostenere per il trasporto dei pazienti dializzati, costretti a “viaggi della speranza” per effettuare la terapia salvavita in un territorio con una viabilità non certo agevole. Al costo elevatissimo del trasporto, va aggiunta la prestazione dialitica effettuata da altri soggetti privati.Ai burocrati sfuggono, forse, i disagi e le sofferenze a cui i pazienti dializzati sono sottoposti dopo la terapia salvavita, soprattutto nella fase post trattamento in cui una assistenza di qualità dovrebbe garantire il confort, non certo lunghe attese prima rientrare al domicilio”.
Per il segretario provinciale FIALS è paradossale che la situazione sia ancora ferma, nonostante le diverse istanze che sembrerebbero essere pervenute alla Regione da parte di Enti gestori privati disponibili all’apertura di un nuovo Centro dialisi così come previsto dalla normativa nazionale e regionale.
“La vertenza “Centro dialisi di Torricella” ha del paradossale e presenta molti lati oscuri su cui speriamo un giorno si attivi anche la Magistratura inquirente” conclude Messina.