“La notizia è giunta improvvisamente – afferma la rappresentante degli studenti, Vanessa Quero – fino a pochi minuti prima stavamo seguendo le lezioni in una struttura poi dichiarata, senza alcun sopralluogo precedente, a rischio crolli. Ora vogliamo sapere come proseguire l’anno universitario senza ulteriori disagi”
E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della chiusura della sede tarantina della facoltà di Economia, afferente all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Secondo quanto stabilito dalla stessa Uniba, infatti, l’edificio del quartiere Salinella sembrerebbe essere addirittura a rischio crollo.
Una vera e propria doccia fredda per i circa 500 studenti della facoltà, che da oggi si trovano a dover seguire le lezioni presso la facoltà di Giurisprudenza e a fare i conti con gli inevitabili disagi.
A farsi portavoce, ai nostri microfoni, delle perplessità e delle preoccupazioni degli studenti di Economia è Vanessa Quero, rappresentante di facoltà.
Vanessa, come avete accolto la notizia della chiusura della vostra sede universitaria?
“Sinceramente ci è sembrato tutto molto strano. Abbiamo ricevuto la comunicazione contenente la diffida alle ore 18 di venerdì 20 ottobre Fino a 30 minuti prima abbiamo seguito regolarmente le lezioni, ci sono state anche delle lauree con l’immancabile affluenza di gente. Poi, improvvisamente, ci è stato detto che la struttura era a rischio crollo, senza che alcun tecnico avesse fatto un sopralluogo per stabilirlo”.
Quando è avvenuto il sopralluogo del tecnico di Uniba?
“Questa mattina, quando noi eravamo già stati diffidati dal presentarci in facoltà”.
Come vi siete organizzati per seguire le lezioni?
“Al momento siamo ospitati dalla facoltà di Giurisprudenza ma questo comporta notevoli disagi. Innanzitutto perchè siamo 5oo studenti, grazie alla riorganizzazione dell’orario da parte del prof. Paolo Pardolesi e del prof. Vincenzo Pacelli, riusciremo a seguire le lezioni, ma non abbiamo più la mensa nell’accesso alle aule per studiare. Inoltre, altri problema non da poco, presso la struttura attuale non è possibile parcheggiare, se non spendendo circa dieci euro al giorno per le strisce blu.“
Quali sono le prossime mosse che avete intenzione di fare?
“Sicuramente chiedere chiarezza sui tempi e sui lavori da eseguire, che sono stati finanziati addirittura nel 2019 e poi, sia per il Covid che per altri motivi che ignoriamo, sono stati rinviati fino ad oggi. Nell’incontro che si è svolto questa mattina alla presenza dell’assessore al Patrimonio del Comune di Taranto, Laura Di Santo, del direttore generale dell’ente Carmine Pisano, dei consiglieri comunali Paolo Castronovi e Antonio Lenti e del direttore del dipartimento ionico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” Paolo Pardolesi, abbiamo appreso che il Comune si è interessato alla vicenda: mercoledì prossimo si terrà un altro incontro, per capire l’entità dei lavori da effettuare e, di conseguenza, i tempi che richiederà questa nuova situazione. Nel frattempo le rappresentanze degli studenti di Economia e Giurisprudenza, Progetto Taranto universitaria e Taranto unita, hanno deciso di fare fronte comune per affrontare insieme la situazione.”
Appuntamento, quindi, a mercoledì quando, a seguito dei sopralluoghi, sarà possibile quantificare tempi e modi degli interventi e valutare le soluzioni necessarie a garantire agli studenti tarantini di Economia il proseguimento dell’anno universitario con i minori disagi possibili.