Corbelli: “L’obiettivo finale è la bonifica dell’area finalizzata al rilascio del sito privo da vincoli radiologici”. Il deposito, nel quale erano stoccati 16.693 fusti complessivi, dei quali 5.398 radioattivi, costituiva una delle maggiori criticità ambientali-sanitarie territrio
Riapre il cantiere ex Cemerad per proseguire e completare lo smaltimento dei rifiuti. Secondo il nuovo crono-programma le attività di allontanamento dei rifiuti ancora presenti saranno concluse a settembre 2024 e la bonifica dell’area avverrà entro gennaio 2025.
Le attività da completare riguardano l’allontanamento dei 3.021 fusti ancora presenti nel deposito e la bonifica dell’area finalizzata al rilascio del sito privo da vincoli radiologici.
All’atto della nomina della dottoressa Vera Corbelli a Commissario Straordinario per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ex Cemerad, nel territorio del Comune di Statte nel 2015, l’area (di estensione pari a circa 3.900 mq) era sottoposta a sequestro giudiziario e risultava fatiscente e abbandonata da oltre 15 anni.
Il deposito, nel quale erano stoccati 16.693 fusti complessivi, dei quali 5.398 radioattivi (inizialmente erano stimati 16.500 fusti totali presenti di cui solo 3.500 fusti radioattivi), costituiva una delle maggiori criticità ambientali-sanitarie dell’area tarantina.
Lo stato di allontanamento dei fusti dal deposito è il seguente: allontanati 93 fusti contenenti sorgenti e filtri contaminati dall’evento Chernobyl (al fine di abbattere il pericolo radiologico i primi 86 fusti sono stati allontanati prioritariamente dal 15 al 19 maggio 2017; gli altri fusti sono stati rinvenuti nelle fasi successive); altri 13.672 fusti, di cui 2.532 contenenti materiale radioattivo (compresi i sopra richiamati fusti contenti sorgenti e filtri contaminati dall’evento Chernobyl), inviati presso il sito Casaccia (RM) della Nucleco per la loro caratterizzazione e trattamento (di cui 549 trasferiti a società estera per l’incenerimento) e 11.140 fusti potenzialmente decaduti contenenti rifiuti pericolosi di origine medicale, inviati presso gli operatori autorizzati del Consorzio Rete Servizi Integrati.
“L’obiettivo finale dell’attività è la bonifica radiologica del sito ed il rilascio delle aree prive da vincoli radiologici – ha affermato Vera Corbelli, Commissario Straordinario per la bonifica del sito ex Cemerad di Statte – L’intervento, complesso ed articolato, non ha eguali in Italia in considerazione dello stato di abbandono e degrado in cui versava il deposito, dell’elevatissimo numero di fusti ammassati, dello stato di ammaloramento degli stessi, delle non chiare informazioni in merito al contenuto dei fusti. Dopo la risoluzione di numerose problematiche tecnico, operative, amministrative e gestionali che avevano comportato la sospensione delle operazioni di allontanamento dei fusti, oggi si parte con la fase finale che prevede il completo allontanamento dal sito ex Cemerad dei 3021 fusti rimanenti in 11 mesi. Ad oggi il deposito risulta liberato dall’82% dei fusti inizialmente presenti. L’intervento è stato ed è caratterizzato da aspetti innovativi correlati alla Governance che ha visto una stretta sinergia con l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione ed il coinvolgimento diretto della Sogin, società di stato specializzata nel settore, e della società controllata Nucleco. Le attività hanno riguardato la movimentazione dei colli e di ogni altro contenitore presente nell’area di intervento, la valutazione degli stessi in termini di integrità e contenimento, “dose” e “contaminazione” radiologica, la loro preparazione al trasporto su strada verso impianti autorizzati per la successiva caratterizzazione puntuale, trattamento, condizionamento e messa a deposito. La bonifica del sito ex Cemerad risolverà una delle maggiori criticità ambientali-sanitarie dell’area di crisi ambientali di Taranto”.
Per l’emergenza COVID- 19 le attività sono state sospese dal mese di marzo 2020 e sono riprese, nel rispetto delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus COVID-19, ad aprile 2020.
L’attività di allontanamento dei fusti è stata sospesa dal 31 ottobre del 2020 per la mancanza di ulteriori fondi, necessari al completamento delle stesse; fondi richiesti dal Commissario Straordinario a tutti gi Enti preposti già dal mese di marzo dello stesso anno e accordati con la legge finanziaria 2022. A seguito del finanziamento per il completamento dei lavori e della risoluzione di alcune problematiche di carattere tecnico, amministrativo e gestionale, superate con la condivisione e partecipazione di quanto definito con ISIN, Sogin e Nucleco, il Commissario Straordinario ha disposto la ripresa delle attività per il giorno 10 ottobre 2023.