Al termine dell’incontro politico tra la Conferenza delle Regioni e il ministro Raffaele Fitto, il governatore pugliese chiede maggior trasparenza sulle proposte del Governo, anche in dettaglio
“Tagliare la decarbonizzazione dell’ex Ilva non ha senso”: queste le parole del presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, al termine dell’incontro politico della Conferenza, che si è svolto oggi alla presenza del ministro Raffaele Fitto, sulla proposta di revisione del PNRR e capitolo REPowerEU.
“Con la prevista costruzione dei forni elettrici a riduzione diretta – ha dichiarato Emiliano – che è già stata appaltata: come spieghiamo all’opinione pubblica che abbiamo tagliato un intervento che ha a che fare con la transizione energetica che l’Unione europea considera strategica e un modello per l’intera Europa, se con la rimodulazione del Pnrr abbiamo bloccato un’operazione così importante e simbolica?”.
“Il Pnrr – ha aggiunto – ha quattro pilastri: il riequilibrio nord-sud, la questione generazionale, la questione di genere, la transizione energetica. Ma, come ha chiesto il presidente Zaia, sarebbe interessante se riuscissimo a comprendere non solo le proposte generali del governo, ma anche quelle di dettaglio, per una questione di trasparenza: dobbiamo avere la certezza che queste rimodulazioni abbiano un senso”.
“Per esempio, nella mia regione non ha senso il taglio delle misure sul dissesto idrogeologico, perché le gare sono tutte pronte e finanziabili. Mi rendo conto che non è facile – ha continuato il governatore della Puglia – ma si deve cercare la maniera per discuterne in maniera più approfondita”.
“Voglio ricordare inoltre che il Pnrr in gran parte copre appalti precedenti al Pnrr stesso: l’intera ferrovia Napoli-Bari ha questa caratteristica. E non siamo stati in grado di conoscere quale fine abbiano fatto i soldi nazionali che sono stati revocati sulla Napoli-Bari e che erano già assegnati al sud: abbiamo così dovuto ‘tollerare’ – ha concluso Emiliano – che la parte destinata al Sud del Pnrr calcolasse anche la Napoli-Bari che era già finanziata”.