A Taranto per presentare il suo ultimo libro, il leader di Italia Viva si sofferma sulla vicenda del siderurgico
«Taranto è stata una città martoriata quindi chi ha responsabilità sulla vicenda Ilva deve avere il coraggio di dire che è questa la verità. Noi siamo arrivati nel 2014 e abbiamo lavorato non solo per il commissariamento ma per prendere un miliardo di euro dei Riva dal tribunale di Milano e darli alla città di Taranto per i progetti che hanno preso il via. Quindi io sono molto orgoglioso di non avere preso i soldi dai Riva come ha fatto, ad esempio, Pierluigi Besani in campagna elettorale, ma di aver preso i soldi dei Riva per portali alla città».
Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Taranto, nell’ambito del tour promozionale del suo ultimo libro Palla al Centro.
«Da allora – ha aggiunto – è cambiato molto, perché io ho lasciato nel 2016, c’è stata una gara, c’è stato un fallimento di quel progetto che oggi vede in difficoltà innanzitutto le aziende dell’indotto che sono quelle che stanno pagando i ritardi assurdi che si stanno verificando. Il progetto va in una logica di decarbonizzazione che aiuti l’ambiente e non solo, ma in più in generale il futuro di questo pezzo di Paese. La vera sfida adesso – ha concluso – è che il governo riesca a sciogliere il nodo di questo rapporto complicato con la proprietà, di andare in una direzione o nell’altra. Penso che la priorità nell’immediato sia pagare le aziende dell’indotto».