La ripresa del siderurgico tarantino in tempo ragionevolmente brevi al centro del vertice tra il ministro e i tre commissari straordinari di Acciaierie d’Italia
Il risanamento dell’ex Ilva entro l’anno: questa, in sintesi, la richiesta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, espressa durante il vertice di ieri pomeriggio, durato più di due ore, e a cui hanno preso parte i neo commissari straordinari Giovanni Fiori e Davide Tabarelli che vanno così ad affiancarsi a Giancarlo Quaranta.
La ripresa del siderurgico tarantino, però, sarebbe impossibile senza iniezione di liquidità: per questo si attende, in tempi necessariamente stretti, la concessione di prestiti statali, «uno o più finanziamenti a titolo oneroso» per un massimo di cinque anni fino a un importo di 320 milioni di euro per il 2024, secondo quanto previsto dal decreto ex Ilva, il cui iter di conversione in legge prosegue in Senato. Gli emendamenti prevedono ulteriori garanzie per l’indotto. Altre risorse arriveranno anche dal decreto Pnrr approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri che prevede che Ilva in as possa trasferire fino a 150 milioni ai commissari di Acciaierie d’Italia.
CORRIERE DELLA SERA