venerdì 16 Maggio 25

Fiusco: “Io assessore allo Sport? Prima il bene di Taranto e dei cittadini”

Il consigliere comunale espulso da Con per il suo voto favorevole al Bilancio di Previsione del Comune parla dell’attuale situazione politica nel capoluogo ionico: “Basta con le interferenze esterne alla città, la nuova maggioranza? Si può aprire ad un fronte centrista che punti al bene di Taranto”

All’indomani del movimentato consiglio comunale che ha portato all’approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026 del Comune di Taranto, garantendo di fatto all’amministrazione Melucci di proseguire il suo percorso al governo della città, non si placano le reazioni e le polemiche nel mondo politico locale (e non).

Da più parti si afferma che il sindaco non abbia più i numeri e la maggioranza per continuare ad amministrare: con il passaggio del M5S, Europa Verde, PSI e Pd all’opposizione, sembrerebbe che l’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci stia decisamente virando altrove.

Per tentare di fare chiarezza nella caotica situazione politica tarantina abbiamo intervistato uno dei protagonisti di quel 19 dicembre, il consigliere comunale Giuseppe Fiusco.

Consigliere, il suo voto a favore del Bilancio le è costato caro: poche ore dopo, infatti, i vertici regionali di Con hanno decretato l’espulsione sua e del collega Goffredo Lo Muzio dal movimento

Iniziamo col dire che questo provvedimento non ci era stato comunicato precedentemente, eppure avevamo fatto una video call proprio poco prima della seduta del Consiglio comunale.

Lei e i suoi colleghi avevate avuto, quindi delle indicazioni in merito da Con?

Sì, ci era stato detto di “staccare la spina”, di votare negativamente.

Io e Lo Muzio, però, abbiamo agito diversamente, per un motivo molto semplice: staccare la spina all’amministrazione Melucci, in questo particolare momento, avrebbe creato un grosso danno alla città.

Se è vero, poi, che la politica non si fa con i sentimenti né con i risentimenti, a me è sembrato che le indicazioni giunte da Con riguardassero più una “faida” personale tra Emiliano e Melucci.

La macchina amministrativa nella nostra città è oggettivamente bloccata: abbiamo voluto dare al sindaco l’ultima possibilità di tornare sui temi politici.

Si continua, in questi giorni, a parlare del gesto dei due consiglieri di Fratelli d’Italia e dei tre di Svolta Liberale, che hanno abbandonato l’aula al momento delle votazioni, abbassando il numero dei voti necessari ad approvare il Bilancio e giustificandolo con la volontà di far cadere il numero legale. Ritiene che l’amministrazione Melucci stia svoltando a destra?

Più che spostare l’amministrazione a destra io penso che sarebbe utile iniziare a ragionare di un grande centro riformista, prescindendo dai partiti e dai gruppi politici e facendo fronte comune per il bene della città.

Alla luce di quanto accaduto e dichiarato in questi giorni considera, quindi, superata la proposta di Melucci di riflettere con le forze della coalizione originaria? Insomma, il sindaco ha i numeri per continuare ad amministrare Taranto in queste condizioni e (ri)costruire la maggioranza?

Credo che questa sia l’ultima chance per questa amministrazione: è assolutamente necessario riflettere con le forze della coalizione originaria e, se non ci sarà margine di recupero, aprire ad un fronte centrista.

Ora è indispensabile spostare l’attenzione dalle questioni politico-personali nei confronti di Melucci ai dossier importanti di questa città: dalle purtroppo numerose vertenze occupazionali ai Giochi del Mediterraneo e all’ex Ilva.

Io non ho alcun attaccamento alla poltrona, non faccio il consigliere di mestiere: ho un lavoro, sono stato e sarò sempre fortemente critico verso questa amministrazione, ma andare a casa ora e consegnare la città ad un commissario sarebbe la fine per i tarantini.

Dopo l’uscita da Con ha interesse, al momento, verso qualche movimento politico o è in una fase di attesa?

Sono in attesa di confrontarmi personalmente con i vertici regionali di Con: l’espulsione è stata un fulmine a ciel sereno per me e per Lo Muzio, perché al di là delle indicazioni ci era stato detto di ritenerci liberi di decidere come meglio credevamo, dal momento che avevamo una conoscenza maggiore del nostro territorio.

Se mi avessero detto che il voto favorevole al Bilancio avesse comportato l’espulsione da Con io avrei lasciato il movimento quella mattina stessa, perché io sono tarantino e amo Taranto.

Basta con i diktat esterni alla città, quell’epoca è finita: restituiamo Taranto ai tarantini.

Parliamo della Giunta, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere costituita subito dopo Natale: in queste ore si parla di Michele Mazzariello al Patrimonio, mentre per lei sembra essere sempre più vicina la delega allo Sport.

Premetto questo: per me, al primo posto, viene il bene di Taranto.

Poi, da sportivo, non posso negare che sarebbe un bel riconoscimento e che darei il meglio di me, essendo fondamentalmente il mio campo.

Non mi lascio, però, ingolosire dall’incarico di assessore se prima non mi confronto con il sindaco e tutti gli altri consiglieri per capire come proseguire il cammino senza bloccare la città.

Prima i cittadini: è stato il mio slogan in campagna elettorale e continua ad essere il punto di riferimento nelle mie azioni politiche.

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