L’iniziativa coinvolge imprenditori del territorio per sostenere in particolare calcio e basket, ma con possibili sviluppi futuri
Una fondazione privata no-profit per salvare lo sport tarantino e garantire un futuro agli impianti dei Giochi del Mediterraneo 2026. È questa l’iniziativa lanciata da Massimo Ferrarese, commissario straordinario per i Giochi, che sta raccogliendo l’interesse di diversi imprenditori del territorio.
“Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale – spiega Ferrarese – Stiamo investendo centinaia di milioni di euro in impianti importanti a Taranto, ma contestualmente le squadre più seguite della città rischiano di non iscriversi ai rispettivi campionati”. Un’emergenza che ha spinto il commissario, nelle vesti di privato cittadino, a mobilitarsi per “salvare il salvabile”.
La fondazione, che non prevede il coinvolgimento di istituzioni pubbliche, nasce principalmente per far fronte all’emergenza del calcio e del basket tarantino. “Se le società dovessero risolvere autonomamente i loro problemi”, precisa Ferrarese, “i fondi potrebbero essere destinati ad altre attività sportive”. L’obiettivo di lungo periodo è ancora più ambizioso: garantire la cosiddetta “Legacy” dei Giochi del Mediterraneo. “Non possiamo permettere che questi impianti diventino elefanti bianchi dal 4 settembre 2026”, sottolinea il commissario. La fondazione potrebbe infatti supportare in futuro anche la gestione di strutture come la piscina olimpica da 40 milioni di euro o il nuovo centro nautico.
Il modello, primo nel suo genere in Italia, potrebbe essere replicato anche in altre realtà. “Questa idea può essere esportata nelle province limitrofe e in tutta la Puglia”, afferma Ferrarese, che tiene a precisare: “Tutto questo lo sto facendo da privato cittadino, con fondi personali. Essendo una fondazione no-profit, non ci sarà alcun ritorno economico per gli imprenditori coinvolti”.