Il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia-Noi Moderati” commenta gli esiti delle classifiche sull’indice di gradimento delle amministrazioni locali, pubblicate qualche giorno fa da Il Sole 24 Ore
“Le classifiche de Il sole 24 Ore certificano verità già conosciute. Riportano su scala nazionale, dinanzi al grande pubblico, amare consapevolezze sedimentatesi da tempo a livello locale. Emiliano e Melucci, la Regione Puglia e la città di Taranto, sono amministrate in malo modo. Con servizi scadenti e un sistema di tassazione alto. Senza alcuna misura in grado di innalzare gli standard di vita delle popolazioni residenti. Privi, insomma, di una prospettiva che non sia risucchiata nella mera gestione del potere da distribuire agli amici e agli amici degli amici”.
Così Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia- Noi Moderati”, commenta i risultati del Governance Poll 2023, le classifiche sull‘indice di gradimento delle amministrazioni locali pubblicate qualche giorno fa da Il Sole 24 Ore, che vedono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al penultimo posto tra i governatori italiani e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, al 41° posto, con un calo del consenso del 6,1% rispetto aIl coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia-Noi Moderati” commenta gli esiti delle classifiche sull’indice di gradimento delle amministrazioni locali pubblicate qualche giorno fa da Il Sole 24 Orel giorno delle elezioni.
“La sinistra, questa sinistra – afferma Marcoleoni – ha fallito l’appuntamento con il governo delle istituzioni. E’ troppo innamorata delle poltrone per interessarsi dei bisogni della gente, delle loro esigenze più impellenti. Se queste sono le premesse, non diventa difficile capire perche i due amministratori occupino posizioni di retrovia rispetto alla graduatorie stilate dal giornale della Confindustria. Le popolazioni non assecondano, prendono le distanze, da una tale approssimazione. Rifiutano modalità insulse di (mancata) programmazione negli enti locali. Emiliano con il suo populismo, Melucci con il suo fare umorale, sono le due facce della stessa medaglia. Due debolezze di segno uguale. Rappresentano, entrambi, quanto di più lontano ci possa essere da una politica riformista. Da una prassi di governo gradualista, in grado di soppesare costi e opportunità nell’agire quotidiano”.
“Compito del centrodestra, di noi moderati – conclude il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia – Noi Moderati” – sarà quello di costruire una seria alternativa al blocco social-confusionario che attualmente occupa le stanze dei bottoni. Mandare a casa i vari Emiliano e Melucci con i loro cerchi magici dalle circonferenze sempre più grandi. Liberare – e liberarci – di una cappa soffocante che ha scambiato, e sostituito, le aspettative personali con l’interesse generale. Di un’arroganza che cela insicurezze profonde. Se si votasse domani, con molta probabilità, Emiliano e Melucci non sarebbero più rieletti. Pugliesi e tarantini hanno appreso a proprie spese la lezione. Capito il bluff. Ma il domani è oggi. Il domani, come avrebbe detto quel filosofo, bussa già alle nostra porta”.