“Si abbassano le saracinesche una dopo l’altra. Ad un ritmo preoccupante. Con numeri e statistiche da economia in recessione. Nel borgo e, in egual misura, negli altri quartieri della città”
“Chiuso per cessata attività! Si scorrano i dati in possesso delle diverse associazioni di categoria, a cominciare dalla locale Confcommercio, per capire lo stato di (precaria) salute riferibile agli esercizi commerciali. Molti hanno chiuso battenti nell’ultimo triennio – fa sapere Vito Legrottaglie, Candidato al Consiglio Regionale con il M5S – molti altri intenderebbero farlo nel prossimo futuro. Taranto rischia, dopo quella demografica, un’altra desertificazione. L’impoverimento, cioè, del proprio tessuto produttivo. L’involuzione della sua storia economica recente. Una volta città dei bei negozi, del commercio al dettaglio ampio e diversificato, dove poter fare acquisti anche per quanti sopraggiungessero da fuori provincia. Oggi luogo nel quale si abbassano le saracinesche una dopo l’altra. Ad un ritmo preoccupante. Con numeri – e statistiche – da economia in recessione. Nel borgo e, in egual misura, negli altri quartieri della città. Spento il commercio, cala il buio sulle città. In tutti i sensi. Non solo per gli aspetti meramente economici; si riduce, assottigliandosi, le sfera sociale. Si comprime quella culturale. Si annullano esperienze ultradecennali; si sacrifica la forza-lavoro. Cosa fare per arginare il fenomeno? Come tentare di risalire la china? La politica – aggiunge – nei suoi ranghi amministrativi, ai suoi livelli municipalistici, ha smesso di occuparsi di questo nevralgico settore da anni ormai. Non esplicita più misure di settore. Viola, costantemente, la concertazione con le parti sociali nel pensare – e attuare – politiche di accompagnamento al comparto commerciale. Inasprisce la leva dei tributi, restando afona al grido di disperazione lanciato negli anni dagli operatori. Servirebbero, invece, Piani di zona. Processi di rilancio strategico, con i quali saldare vendita al dettaglio ed intrattenimento. Un sistema della mobilità cittadina di stampo europeo, con servizi pubblici veloci ed efficienti. Parcheggi inclusivi e dai costi modici. Un terziario avanzato, che non insegua ma si ponga alla guida di un processo di rinascita economica. Consigliamo agli attori politici e istituzionali d’istituire un Osservatorio permanente sulle criticità del commercio locale. Una sorta di cabina di regia produttrice d’idee. E buone pratiche. Perché le vecchie abitudini non debbano perdersi. E si possa tornare a Taranto per fare spese. Per gli acquisti nei suoi negozi. Come si faceva una volta.”


