Siulp e Sap in allarme per l’assenza di rinforzi a Taranto: nel nuovo piano nazionale nessun agente assegnato alla provincia, nonostante le gravi criticità
Le segreterie provinciali di Siulp e Sap esprimono sconcerto e profondo dissenso per l’ennesima esclusione della provincia di Taranto dal nuovo piano di potenziamento degli organici della Polizia di Stato. Ancora una volta, nessuna unità è stata assegnata al territorio ionico, ignorando deliberatamente le esigenze di sicurezza che affliggono da tempo questa provincia, costretta a fronteggiare un tessuto criminale sempre più aggressivo e violento.
“La misura è colma”, denunciano il Segretario Generale Provinciale Siulp Antonio Digregorio e il Segretario Provinciale Sap Fabrizio Santoro.
La tragica morte di un carabiniere, caduto in servizio durante una sparatoria mentre era impegnato nell’adempimento del proprio dovere, “rappresenta una ferita incancellabile per tutto il comparto sicurezza e un drammatico monito per le istituzioni, l’ultima dolorosa conferma di quanto denunciamo da anni: Taranto è abbandonata. – affermano – Un’intera provincia lasciata con organici ridotti all’osso, senza un reale presidio del territorio, mentre le cronache locali continuano a restituire un’immagine di degrado, violenza e impunità.”
Ciononostante, le donne e gli uomini della Polizia di Stato “continuano con silenziosa e straordinaria dedizione, a garantire la sicurezza e la legalità, pur in condizioni operative spesso al limite della sostenibilità. Con professionalità, spirito di abnegazione e un profondo senso di appartenenza allo Stato, i nostri colleghi affrontano turni massacranti, emergenze quotidiane e carenze strutturali, senza mai far venir meno l’impegno e la presenza sul territorio. Lo fanno in silenzio, senza proclami, mettendo a rischio la propria incolumità pur di garantire un servizio essenziale ai cittadini, credendo nella legalità anche quando la risposta da parte del Dipartimento, come qui si vuole far evincere, risulti distante o, peggio ancora, assente.”
Proprio in ragione di ciò, i crudeli malviventi autori dei tragici fatti di questa mattina, fuggitivi dopo il doloroso epilogo, nel giro di qualche ora sono stati intercettati e assicurati alla giustizia grazie alla professionalità e al tempestivo intervento del personale in forza al Commissariato di P.S. di Grottaglie, finanche coinvolti in un conflitto a fuoco che avrebbe potuto restituire un bilancio ben più grave di quello appena descritto.
“Non si può più far finta di nulla. – evidenziano Digregorio e Santoro – Non si può continuare a ignorare che la legalità, senza uomini e mezzi, diventa una parola vuota. Le forze dell’ordine, troppo spesso lasciate sole da chi ha la responsabilità di garantire supporto, diventano bersagli. Tutto questo non è accettabile.”
Chiedono pertanto con forza “un immediato intervento del Ministero dell’Interno affinché venga rivisto il piano di potenziamento e si destini personale anche alla provincia di Taranto; un piano straordinario di sicurezza per il capoluogo ionico e per i comuni limitrofi; l’apertura urgente di un tavolo di confronto tra sindacati di polizia, vertici istituzionali e rappresentanze territoriali.
Non resteremo in silenzio mentre si continua a sottrarre sicurezza a una comunità già profondamente ferita. La nostra protesta è la voce di chi ogni giorno indossa una divisa per difendere lo Stato e i cittadini fronteggiando una realtà complessa e pericolosa. Per questo riteniamo non più tollerabile che Taranto venga sistematicamente dimenticata”.