“Esco in punta di piedi così come sono entrato, colmo dell’insegnamento di valori e virtù per i quali resto comunque fiducioso che la Confederazione presto ritrovi la determinazione ed il coraggio per compiere scelte dirette, per quel che necessariamente si deve e scelte contemperanti per ciò che ragionevolmente si può”
Pietro Pallini annuncia le sue dimissioni irrevocabili da coordinatore territoriale della Uil di Taranto. “Sono profondamente orgoglioso di ciò che oggi è la Uil – afferma in una nota – onorandomi di averla rappresentata in tutti quelli che sono stati i miei limiti e difetti”.
“Tuttavia, nell’interesse del regolare prosieguo delle attività confederali, ti manifesto la mia incondizionata disponibilità ai necessari adempimenti politici ed amministrativi conseguenti le doverose e necessarie custodie. – prosegue – Sulle evidenze di ciò, così come rappresentato nel corso della riunione odierna, formulo altresì la necessità di concordare l’efficacia della revoca della legge 300 in mio favore per ben coordinare il mio imminente ritorno alle precedenti attività di lavoro in fabbrica.”
Rivolgendosi al segretario generale Uil Puglia, Gianni Ricci, Pallini afferma: “Ti faccio il mio in bocca al lupo per il delicatissimo ruolo che sei stato chiamato ad assumere, nella consapevolezza che lascio col mio incarico a Taranto uno degli eventi più preziosi della mia vita, attorniato da straordinari colleghi, evidenti e validissimi professionisti, tanto nell’ambito lavorativo che in quello di vita e umanità.
In tutti loro risiede spiccata intelligenza per comprendere a fondo il peso, ma soprattutto il vincolo della mia dolentissima scelta nella consapevolezza di proseguire, comunque, tutti gli obiettivi della Uil. – Prosegue – Aver condiviso con loro i tanti risultati, fatti di momenti belli e meno belli, ma comunque unici, anche in situazioni estreme e difficili è stato per me onorevole, esclusivo e straordinario. Esco in punta di piedi così come sono entrato, colmo dell’insegnamento di valori e virtù per i quali resto comunque fiducioso che la Confederazione presto ritrovi la determinazione ed il coraggio per compiere scelte dirette, per quel che necessariamente si deve e, scelte contemperanti per ciò che ragionevolmente si può. Tanto ti dovevo.” Conclude Pietro Pallini.