Assemblea generale dei lavoratori portuali convocata da Uiltrasporti per affrontare una volta per tutte la delicata situazione che vivono i lavoratori portuali alla luce della proroga biennale dell’agenzia Taranto Port Workers Agency
Si è svolta presso la sala conferenze dell’Hotel Salina di Taranto, l’assemblea generale dei lavoratori portuali convocata da Uiltrasporti Taranto. Un appuntamento definito “non più rinviabile” dal sindacato, alla luce della proroga biennale dell’agenzia Taranto Port Workers Agency (TPWA) fino al 31 dicembre 2026 e dell’imminente partenza dei percorsi formativi finanziati dalla Regione Puglia.
All’incontro, molto partecipato, hanno preso parte numerosi lavoratori, insieme a figure di rilievo del sindacato e delle istituzioni: il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Sergio Prete, il segretario nazionale Uiltrasporti Giuliano Galluccio, il coordinatore generale della Uil Taranto Gennaro Oliva, e il segretario generale della Uilm Taranto Davide Sperti.
A introdurre i lavori è stato Carmelo Sasso, segretario generale Uiltrasporti Taranto, che ha tracciato un quadro netto della situazione: “Ci troviamo in una fase decisiva. La transizione è già in atto e riguarda l’intero sistema portuale. Ora è il momento di garantire che le misure previste diventino soluzioni concrete. I corsi di formazione avviati dalla Regione sono lo strumento più importante che abbiamo oggi per dare continuità occupazionale a centinaia di lavoratori fermi da anni”.
Sasso ha illustrato l’esito del bilancio delle competenze condotto da Arpal, spiegando come ogni lavoratore sia stato profilato e orientato verso i percorsi più adatti. “È nostra responsabilità – ha aggiunto – offrire chiarezza, trasparenza e supporto. Le opportunità ci sono, soprattutto grazie allo sviluppo dell’eolico offshore, ma serve preparazione. E serve partecipazione”.
Proprio sull’offshore è arrivata la conferma attesa da Sergio Prete: “Siamo in dirittura d’arrivo per la firma della concessione con Vestas, primo insediamento strategico legato alla produzione di componenti per l’eolico. Dopo la pubblicazione del decreto del Ministero dell’Ambiente, partiranno i cantieri e con essi nuovi percorsi formativi specifici”.
Il presidente dell’Autorità portuale ha evidenziato anche la portata occupazionale della trasformazione in atto: “Parliamo di migliaia di posti di lavoro potenziali. Non solo il personale della TPWA potrebbe essere completamente assorbito, ma si aprono spazi per ex lavoratori del siderurgico e per le nuove generazioni. Per questo è fondamentale non sprecare questa finestra temporale e arrivare preparati alla scadenza del 2026”.
A rendere ancora più netto il quadro è stato Gennaro Oliva, coordinatore generale della UIL Taranto: “Ci sono troppe vertenze aperte in questa città. E la Uil farà tutto il possibile per salvarle tutte, senza lasciare indietro un solo lavoratore. Taranto dovrebbe essere la città del lavoro, e invece è diventata la città degli ‘ex’: ex portuali, ex Tct, ex Albini. È inaccettabile”.
Oliva ha poi aggiunto: “Non dovevamo essere qui oggi a pregare per avere corsi di formazione. Dovevamo essere qui a costruire piani industriali solidi, a garantire il ricambio generazionale. E invece ci troviamo a inseguire emergenze. Ma non ci tireremo indietro. La Uil guarderà con occhi diversi a ogni iniziativa, virtuale o materiale, purché utile a ridare dignità al lavoro. Saremo presenti ovunque, in ogni comparto, in ogni fabbrica, in ogni vertenza, perché vogliamo rappresentare persone, non numeri”.
Il messaggio finale della giornata è stato chiaro: serve una nuova visione per il porto, per Taranto e per chi ogni giorno vive l’incertezza sul proprio futuro. Un impegno che, come sottolineato da tutti gli interventi, richiede coesione, coraggio e responsabilità condivisa.