Due anni di stop al corso di laurea in Tecniche di Radiologia all’Università di Bari. L’Ordine di Bari, Taranto, Barletta, Andria Trani lancia l’allarme
La sanità pugliese rischia di affrontare una seria emergenza nel settore della radiologia diagnostica. L’allarme arriva dall’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) di Bari, Taranto, Barletta, Andria Trani, che denuncia una situazione sempre più critica.
Al centro della questione, lo stallo biennale del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica presso l’Università di Bari “Aldo Moro”, in un momento in cui il sistema sanitario regionale necessiterebbe invece di un potenziamento degli organici.
“Le professioni sanitarie non si limitano alla cura diretta, ma svolgono funzioni tecniche, educative, riabilitative e preventive fondamentali – sottolinea il presidente dell’Ordine, Domenico Avezzano – In un contesto di rapida evoluzione tecnologica e sociale, la formazione continua è cruciale”.
La situazione è particolarmente paradossale considerando gli investimenti in tecnologie diagnostiche avanzate finanziati con fondi Pnrr. Senza un adeguato numero di tecnici specializzati, questi costosi macchinari rischiano di rimanere inutilizzati, con conseguente allungamento delle liste d’attesa.
Per scongiurare questo scenario, l’Ordine ha lanciato un appello urgente all’Università di Bari e alla Regione Puglia, chiedendo la riattivazione del corso di laurea per l’anno accademico 2025-2026, con un incremento dei posti disponibili. Necessaria la valorizzazione delle professioni sanitarie, pilastri imprescindibili di un sistema già messo a dura prova dalla pandemia da COVID-19 e dalle crescenti sfide sanitarie contemporanee.