L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a Emiliano: “Violate le norme sulla libera concorrenza, si chiede intervento urgente”
L’Antitrust ha ufficialmente bocciato la ripartizione delle risorse pubbliche operata dal Dipartimento di Salute della Regione Puglia in favore dei laboratori privati.
Nella segnalazione effettuata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si legge infatti che “ripartire risorse pubbliche tra gli operatori in funzione del solo o preponderante criterio della spesa storica, senza alcuna premialità per criteri di natura qualitativa o prestazionale, arreca un serio pregiudizio alla concorrenza, essendo idoneo a cristallizzare gli assetti di mercato sia pregiudicando l’ingresso di nuovi operatori, che non hanno un budget pregresso da far valere nelle nuove assegnazioni, sia rispetto alle strutture più performanti, che hanno sostenuto maggiori investimenti“.
“In questo modo – spiega il documento – si attribuisce un indebito vantaggio concorrenziale a imprese già titolari di diritti speciali e, al tempo stesso, si escludono alcuni operatori dall’accesso a risorse pubbliche in assenza di criteri di selezione trasparenti e non discriminatori”.
In parole povere, questa ripartizione avvantaggia un modello di rete, che risulta maggiormente utilizzato dalle multinazionali, a scapito di quello tipico dei piccoli laboratori, costituendo una violazione delle norme della libera concorrenza all’interno della sanità regionale.
L’Antitrust conclude dando 45 giorni di tempo alla Regione per comunicare le determinazioni assunte a riguardo “in modo da definire quanto prima nuovi criteri di attribuzione del budget per le strutture sanitarie private convenzionate, che consentano di seguire un approccio più attento alla valutazione della qualità e della performance delle strutture e di prevedere meccanismi per favorire l’accesso a fondi pubblici anche da parte di nuovi operatori”.