Lo stesso generale era stato nominato commissario straordinario della Protezione Civile dopo lo scandalo che investì l’ex capo dell’ente
Il direttore di Asset Puglia, Elio Sannicandro, è stato interdetto dagli uffici pubblici su disposizione della magistratura barese. E’ indagato per corruzione in relazione al pagamento di una presunta tangente di 60mila euro quale corrispettivo per garantire l’aggiudicazione di un appalto integrato relativo la realizzazione di lavori in bacini idrografici.
Asset è l’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio. Sannicandro, tra l’altro, è stato presidente del Coni Puglia dal 2001 al 2017 e assessore del Comune di Bari per due mandati dal 2004 al 2014. Dal 1986 si occupa di urbanistica, della progettazione ed esecuzione di lavori pubblici e di ingegneria ambientale. E’ specializzato nella progettazione e direzione dei lavori di impianti sportivi. (ANSA)
Sannicandro lo ricordiamo riveste il ruolo di Direttore generale del Comitato organizzatore dei prossimi Giochi del Mediterraneo di Taranto. Proprio sul nome del manager barese si sono creati i maggiori distinguo tra il governo e la Regione. Non è un mistero che i ministri Fitto e Abodi vorrebbero un comitato con un direttore generale diverso dallo stesso Sannicandro. Di qui lo stallo nel nominare un nuovo organismo che sovraintenda le attività di progettazione dell’evento sportivo del 2026.
ULTIM’ORA – Il governatore pugliese Michele Emiliano, “preso atto dell’ordinanza di interdizione dai pubblici uffici dell’ingegnere Raffaele Sannicandro, ha disposto la sua sospensione dal ruolo di soggetto attuatore degli interventi per il dissesto idrogeologico e di direttore della agenzia regionale Asset”, nominando soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico e commissario straordinario dell’Agenzia Asset il generale della Guardia di finanza in pensione Salvatore Refolo, con decorrenza immediata. Refolo, nell’aprile scorso era stato nominato commissario straordinario della Protezione Civile al centro delle inchieste ancora in corso che vedono coinvolto l’ex capo della struttura, Mario Lerario.
ULTIM’ORA – “Questa mattina mi è stata notificata la sospensione cautelare dell’esercizio del pubblico ufficio in relazione all’indagine per un intervento effettuato dall’ufficio contro il dissesto idrogeologico in qualità di soggetto attuatore. Chiarirò agli inquirenti di essere estraneo ai fatti contestati e chiederò al più presto la revoca del provvedimento interdittivo”. Queste le prime dichiarazioni rilasciate da Elio Sannicandro e riportate dall’ANSA.