A giugno scorso, i due avrebbero aggredito una donna in viale Magna Grecia ed esploso alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio
I Falchi della Squadra Mobile di Taranto, hanno notato nei giorni scorsi, due giovanissimi a bordo di una potente motocicletta BMW travisati da due caschi integrali che, alla loro vista, hanno cambiato subito direzione di marcia, per evitare un possibile controllo.
Gli agenti hanno intimato ai due di fermarsi, ma per tutta risposta questi ultimi hanno accelerato tentando di dileguarsi. Ne è nato un inseguimento nel corso del quale il conducente della moto ha di proposito imboccato alcune vie della città in quel momento affollate di studenti in uscita dalle scuole, con il preciso intento di ostacolare l’operato dei Falchi i quali, per non creare ulteriore pericolo, hanno rallentato la marcia pur non perdendoli di vista.
I giovani sono stati successivamente raggiunti e bloccati. Dai primi accertamenti è emerso che la moto in questione era stata rubata qualche giorno prima al quartiere Salinella e che la targa era stata modificata con un pennarello trasformando due numeri “6” in “8”, mentre il nottolino dell’accensione era stato divelto creando un bypass per la messa in moto.
A casa del conducente, un 19enne con diversi precedenti, è stata poi rinvenuta una pistola scacciacani priva del tappo rosso e 26 cartucce calibro 9 mm. Recuperati anche un passamontagna ed un manganello telescopico. I Falchi hanno poi appurato che il giovane assieme al complice un 18enne, anche questi con precedenti, si era reso responsabile, lo scorso giugno, in viale Magna Grecia dell’aggressione ad una donna con l’esplosione di quattro colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. I due sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari, a loro carico le accuse di resistenza a Pubblico Ufficiale, riciclaggio e falsità materiale.