Si è tenuta questa mattina, presso lo stabilimento di Acciaierie d’Italia, la messa alla presenza dei Commissari Straordinari. Il Ministro Urso è intervenuto con un videomessaggio
“Tutti conosciamo la situazione sanitaria così come la precarietà dei lavoratori. Chissà però se ci siamo chinati per guardare dal basso loro, gli ammalati, questa città, con lo spirito di chi serve per amore.
Ci siamo piegati a servizio sincero degli ammalati, degli operai e delle famiglie?”. Lo ha detto l’arcivescovo di Taranto Ciro Miniero nell’omelia della messa di precetto pasquale celebrata questa mattina, con Padre Nicola Preziuso, cappellano volontario di fabbrica, all’interno dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia (ex Ilva) di Taranto alla presenza dei dipendenti e delle loro famiglie.
Hanno partecipato anche i commissari dell’amministrazione straordinaria, reduci da un missione in Azerbaijan, dove hanno incontrato i vertici di Baku Steel Company, l’azienda interessata all’acquisizione del gruppo la cui offerta è stata ritenuta migliore rispetto a quella presentata dagli indiani di Jindal International e dagli americani del fondo Bedrock.
“So bene – ha aggiunto l’arcivescovo di Taranto – che l’esempio dato da Cristo è bruciante per tutti a partire da coloro che hanno responsabilità, ma è un gesto che Egli compie verso ciascuno di noi e che ci renderà autentici quando crederemo necessario ripeterlo fra noi. Se siamo credenti, se siamo discepoli di Cristo, dobbiamo piegarci per servire i più deboli; allora sì che le parole e gli intenti, si invereranno”.
“È con questo spirito – ha osservato ancora mons. Miniero – che insieme a voi, cari amici di Acciaierie di Italia, mi appello a chi ha il compito e il dovere di agire affinché voi possiate ritrovare serenità, che la Città tutta possa intravedere un orizzonte limpido. Tutto deve partire da questo segno di amore dal più potente al più piccolo. E poi – ha concluso – potremo fare Pasqua, poi sicuramente daremo a questa celebrazione annuale la possibilità di essere feconda e portatrice di guarigione”.
Quaranta: “Dall’ex Ilva l’acciaio per il Ponte sullo Stretto”
“Se ai dipendenti di questa fabbrica si dovesse concedere di produrre ancora acciaio gli stessi contribuiranno concretamente alla realizzazione di un nuovo ponte, quello sullo Stretto”. Lo ha sottolineato il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia in As, Giancarlo Quaranta, intervenendo in occasione della messa di precetto pasquale celebrata nello stabilimento siderurgico di Taranto.
Quaranta ha lamentato una mancanza di dialogo con la città e ha rivolto un appello all’arcivescovo Ciro Miniero, che ha celebrato la funzione religiosa. “Siamo umilmente a chiederle – ha affermato – di favorire la costruzione di un ponte più importante di quello sullo Stretto, un ponte sul quale far incontrare condivisione, trasparenza e onestà intellettuale, qualità necessarie a scongiurare un epilogo per questa fabbrica che non esonererà nessuno di noi dal peso della responsabilità dell’aver agito con imperizia”.
Quaranta ha illustrato l’attività della gestione commissariale chiamata da poco più di un anno “alla partecipazione responsabile, a osservare, valutare, definire e agire per poter donare un futuro a decine di migliaia di lavoratori diretti e indiretti presenti su tutto il territorio nazionale attraverso la sopravvivenza delle fabbriche. Queste fabbriche che li occupano e dei cittadini delle città che le ospitano”.
Dal febbraio 2024 “abbiamo chiuso – ha spiegato – i contenziosi ereditati, avviato la Valutazione di impatto sanitario in anticipo rispetto agli obblighi europei, risposto a tutte le richieste legittime di dati e informazioni, inserito nel bando di vendita dell’azienda l’impegno alla decarbonizzazione e al ristoro per la città. Abbiamo riattivato gli impianti nel rispetto degli standard ambientali, ricostruito la fiducia dei clienti storici e reso possibile il recupero dei crediti pregressi per dipendenti e fornitori”. “Ai collaboratori di questa fabbrica – ha concluso – vogliamo dire con chiarezza: in questi anni avete dimostrato competenza, dignità e pazienza. È su queste basi che possiamo costruire il futuro dell’azienda”.
Ex Ilva, Urso: “Finalmente vediamo una prospettiva concreta”
“Dopo anni di inerzie e promesse disattese, finalmente vediamo una prospettiva concreta e duratura. Vi assicuro che stiamo lavorando avendo ben presenti gli interessi di tutti e non lasciando indietro nessuno”.
Così il ministro delle imprese e made in Italy Adolfo Urso nel messaggio inviato oggi in occasione della messa di precetto pasquale celebrata nello stabilimento siderurgico di Taranto, letto dal commissario di Adi in As Davide Tabarelli. Presenti anche il commissario Giancarlo Quaranta, il prefetto di Taranto Paola Dessì, la commissaria prefettizia del Comune Giuliana Perrotta, i vertici delle forze dell’ordine, le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, i lavoratori con i loro familiari.
“È un momento complesso – ha aggiunto Urso – a livello internazionale, per l’economia in generale e per la siderurgia in particolare. Come molti di voi sanno, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva, in merito alla cessione dei complessi aziendali, hanno avviato la procedura per negoziare in via preferenziale con il consorzio azero guidato da Baku Steel Company CJSC e Azerbaijan Investment Company OJSC. Questa decisione è il risultato di un’analisi approfondita delle offerte arrivate”.
“Ci siamo impegnati – ha dichiarato ancora il ministro – per cercare la soluzione più affidabile focalizzandoci sulla solidità finanziaria, sulla sostenibilità industriale e sui benefici occupazionali per la vostra comunità. In questo spirito di collaborazione e speranza, auguro a ciascuno di voi e alle vostre famiglie una Pasqua di rinascita e di gioia, sperando – ha concluso Urso – che ciascuno possa trarre nuova linfa da questo periodo di festa, per affrontare le sfide future con rinnovata determinazione”. (Ansa)