I consiglieri di minoranza ripropongono la mozione di sfiducia e rigettano la proposta delle dimissioni davanti al notaio: “Se CON fosse stato presente nella seduta del Consiglio comunale in cui votare la sfiducia al sindaco, la questione sarebbe già risolta. Ora invitiamo tutti a firmare nuovamente la mozione: la verifica politica deve avvenire alla luce del sole”
Arriva la risposta dei consiglieri di minoranza a Piero Bitetti: “La sfiducia a Melucci deve avvenire in aula“.
Facciamo un passo indietro: il presidente del Consiglio comunale tarantino ha annunciato questa mattina il suo passaggio all’opposizione insieme al capogruppo di CON, Stefania Fornaro.
“Questa amministrazione non ha più i numeri – ha dichiarato – se questi 15 consiglieri vogliono andare fino in fondo siamo disposti a seguirli”.
Bitetti alludeva, in questo passaggio, alle dimissioni dei 17 consiglieri da presentare davanti al notaio per far cadere l’attuale amministrazione comunale, similmente a quanto accaduto a novembre 2021. Unica condizione: rispettare il termine temporale del 24 febbraio, oltre il quale per la città si aprirebbe lo scenario di un lungo commissariamento.
Nessuna seconda seduta del Consiglio comunale, invece, in cui mettere ai voti la mozione di sfiducia presentata il 18 gennaio dalle opposizioni: questo quanto deciso dalla Conferenza dei capigruppo convocata ieri dallo stesso Bitetti e a cui anche la Fornaro ha espresso parere contrario.
Giunge, quindi, poco fa la risposta dei consiglieri di minoranza Luigi Abbate (Taranto senza ILVA), Massimo Battista (Una città per cambiare), Francesco Battista (Lega), Francesco Cosa, Walter Musillo e Cosimo Festinante (Svolta Liberale), Tiaziana Toscano e Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia).
“A seguito della decisione assunta dalla maggioranza e del Presidente Bitetti di dichiarare decaduta la mozione di sfiducia al sindaco – scrivono – stiamo ripresentando la stessa già depositata in data 18 Gennaio 2024, così come è previsto dall’art 52 del t.u.e.l. La maggioranza, come risaputo, ha fatto mancare il numero legale al consiglio comunale in cui la mozione sarebbe dovuta essere discussa e ora, appellandosi a pareri opinabili, ritiene che tale atto non possa essere discusso in una seconda convocazione. Sarebbe bastata la presenza in aula quel giorno del capogruppo di CON, assente, e la questione sarebbe già stata affrontata.
Da qui la nostra iniziativa di riproporre ex novo la medesima mozione con l’obiettivo di capire se la maggioranza ha i numeri per governare la città e far si che, ognuno, in modo trasparente si esprima in consiglio sull’operato dell’ amministrazione assumendosi le proprie responsabilità.
Viste le improvvise giravolte di alcuni colleghi consiglieri, le cui ragioni sfuggono a nostro avviso alla logica politica, riteniamo rispettoso per la città che questa volta la verifica politica avvenga alla luce del sole per rispetto dell’ intera città. Alla luce del sole come sarebbe dovuto accadere già due anni fa secondo il PD ionico e il Presidente della Regione”.
“Invitiamo – concludono – pertanto tutti i consiglieri che non condividono l’operato dell’amministrazione a sottoscrivere nuovamente la mozione. Anche le firme di chi finora ha avuto grandi responsabilità di governo della città e della regione, come quelle del PD, sono in questo momento utili. Sono due mesi ormai che li invitiamo ad unirsi a questa iniziativa“.