Il tesseramento di Dodo segna un gradito ritorno a Taranto in vista del campionato di serie B Interregionale
Il CJ Basket Taranto è entusiasta di annunciare il tesseramento di Domenico Bitetti, un gradito ritorno per la squadra che si prepara a disputare il campionato di serie B Interregionale maschile 2024/25.
Bitetti, affettuosamente chiamato Dodo, rappresenta il secondo tassello del roster e torna a indossare la casacca rossoblu per la terza volta nella sua carriera. Nato nel 1996, ha iniziato la sua avventura nel mondo del basket proprio con il Cus Jonico, crescendo insieme alla Virtus Support_o Taranto, dove ha fatto parte di una generazione di talenti che ha conquistato numerosi trofei a livello giovanile.
Dopo due stagioni con la Santa Rita in serie D e un’importante parentesi con il CJ Basket in C Gold, ha continuato la sua carriera giocando per diverse squadre, tra cui la Santa Rita e altre esperienze a Mesagne e Martina. Nonostante le sue esperienze lontano da Taranto, ora non vede l’ora di tornare a dare la carica con il suo marchio di fabbrica, il grido di battaglia in dialetto tarantino “N’ vulim d vuje… nuje!” che oramai fa parte dello “statuto” del gruppo CJ.
La chiamata del vicepresidente Roberto Conversano, che ha espresso la necessità di avere giocatori tarantini esperti per supportare un gruppo giovane, ha rappresentato per Dodo un’opportunità imperdibile.
Per Bitetti, infatti, il CJ Basket è molto più di una squadra: è una seconda casa. “Sono sempre rimasto vicino alla società e alla squadra anche negli anni in cui ho giocato altrove. È bellissimo ora poter rindossare quella canotta e difendere nuovamente i colori della mia città”, afferma.
Le esperienze passate con la Virtus, dove ha vissuto momenti indimenticabili, lo motivano ora a fare da guida per i giovani talenti che si affacciano al mondo del basket. “Le due squadre in quegli anni hanno rappresentato per me uno sfogo e un porto sicuro dove trovare grande forza in un periodo difficile della mia vita a livello personale. Ecco perché mi sento onorato a poter restituire in qualche modo, oggi, quello che mi è stato dato”, conclude Bitetti.