Diventa oggi maggiorenne la nuotatrice tarantina. Svezzata a pane e cloro è più che mai simbolo della città non solo a livello sportivo
Un fenomeno mondiale che viene dai Due Mari. Potremmo titolare così la storia di Benedetta Pilato, nuotatrice tarantina, tesserata con il Circolo Canottieri Aniene, affermatasi negli ultimi quattro anni come uno dei prospetti più importanti del panorama mondiale, che proprio oggi taglia il traguardo della maggiore età.
Un perpetuo crescendo quello che ha segnato la breve ma intensissima carriera di uno dei talenti più cristallini del nuoto moderno, che dopo aver conquistato il primato mondiale dei 50 e l’oro iridato sui 100 rana, si presenta oggi alle soglie dei diciotto anni con alle spalle un palmares stratosferico che le consente di essere indicata come l’erede naturale della “Divina” Federica Pellegrini.
Il primo acuto risale all’ormai lontano duemiladiciotto, quando a soli quattordici anni, nell’ultima giornata dei Mondiali di nuoto a Gwangju si mostra al mondo, toccando per seconda, a soli quattordici centesimi dall’allora campionessa del mondo Lilly King. Da quel momento una sfilza di successi prima nelle categorie assolute, poi a livello nazionale ed alla fine mondiale che l’hanno portata alla ribalta delle cronache non solo nazionali, mettendo sotto i riflettori in concomitanza con le poche sconfitte, anche l’aspetto umano di una ragazza semplice, acqua e sapone, volto vero perfetto per essere il testimonial di un mondo come quello dello sport, da sempre a caccia di storie belle da raccontare.
Presente, senza gloria alle ultime Olimpiadi di Tokio, si apre adesso una nuova fase nella vita dell’atleta che meglio rappresenta la città di Taranto nel Mondo.
Foto credit: Acquaniene
