Il campione paraolimpico manduriano motiva la decisione: «si rischia troppo»
Leonardo Melle, il campiona paralimpico manduriano, volta pagina. Innamorato come è dello sport e delle sfide, non ha alcuna intenzione di appendere i pedali al chiodo, ma solo di prendere confidenza con un’altra disciplina. Lo ha annunciato sulle sue pagine social, scrivendo di getto le motivazioni che l’hanno indotto a prendere questa decisione. Di fatto ha chiuso con categoria ciclistica MT1 del triciclo per dedicarsi a gare più lunghe ma sicure. Infatti diventa difficile guidare il triciclo facendo uso di una sola mano per governare il manubrio e di una sola gamba per pedalare. Inoltre, scrive: «Siamo seduti come statue e alle curve – spiega – siamo troppo rigidi. È diventato molto pericoloso e ci sono percorsi sempre più da categorie superiori come MT2». Il rischio di infortunarsi è evidentemente molto alto e quando durante una corsa si pensa più a come uscire indenni che non a divertirsi, allora va da sé che sia opportuno cambiare. Dunque addio al triciclo, ma non alla voglia di dimostrarsi più forte di ogni avversità attraverso lo sport. A tutto esiste un rimedio, e allora Melle svela dove metterà a disposizione il proprio talento e cioè: «nel trike, più sicuro e più divertente e simile ad una handbike». I tracciati sono lunghissimi, anche oltre i 100 chilometri, ma con rischi ridotti in modo evidente. Tuttavia il trike non è una disciplina paralimpica, ma in molti vorrebbero che trovasse una sua collocazione tra gli sport dei cinque cerchi. Con un nome importante come quello di Melle qualcuno, tra i vertici federali italiani o mondiali, potrebbe forse cambiare idea cambiare idea. Anche questa sarà una battaglia da vincere, come tante altre e con lo stesso spirito di sempre.
Foto tratta dalla pagina Facebook di Leonardo Melle