“Sarà compito delle autorità competenti – scrive il sindacato – ricercare le responsabilità dell’accaduto anche alla luce della decisione di alcune figure titolate alla gestione del cantiere di rimuovere il ponteggio prima dell’arrivo degli Ispettori SPESAL”
Nella mattinata di ieri, 11 maggio, si è registrato un serio infortunio sul lavoro nell’ambito del cantiere di costruzione del nuovo Ospedale ionico “San Cataldo”.
Ad essere coinvolti nell’incidente, sono stati due lavoratori di 59 anni dell’azienda Bocconi Srl che, per cause tuttora in accertamento, sono precipitati da un ponteggio mentre erano impegnati in opere di montaggio di carpenterie metalliche, riportando conseguenze tali da richiederne l’immediato trasferimento e successivo ricovero presso il SS. Annunziata.
“Nell’attesa di capire l’esatta dinamica – scrive la Fiom Cgil di Taranto – che dalle prime verifiche pare attribuibile ad un cedimento del piano di calpestio sul quale i due lavoratori operavano, sarà compito delle autorità competenti ricercare le responsabilità dell’accaduto anche alla luce della decisione assunta da alcune figure titolate alla gestione del cantiere di rimuovere nell’immediatezza del fatto il ponteggio stesso prima dell’arrivo degli Ispettori SPESAL generando, così, ovvi dubbi sul rispetto delle procedure operative”.
“E’ evidente come il tema della sicurezza sui posti di lavoro – scrive il sindacato in una nota ufficiale – sia e rimanga un obiettivo ancora ben lungi dall’essere raggiunto, soprattutto in ambiti lavorativi ove spesso lavori in appalto vengano successivamente subappaltati con criteri al limite della legalità. La FIOM CGIL di Taranto non mancherà di attivarsi, anche legalmente, a sostegno delle eventuali rivendicazioni che i lavoratori riterranno necessarie”.