di Marco Tarantino
… Bello pedalare: grazie all’Apulia Sport sta per nascere la ‘Ciclovia Murgia dello Ionio’, percorso ciclistico-culturale che da Palagiano a Bari, lungo la mappa della vecchia ferrovia, unirà le nostre gravine, le nostre province, i nostri profumi e la nostra identità. In anteprima esclusiva per CosmoPolisMedia
LO SPECCHIO DI VENERE è viola come certi tramonti accigliati, la cicerchia si sporge cauta sul suo verde intimo come tutte le speranze inconcluse. Erbe, fiori, piante, steli e aromi di una Murgia tarantina e poi non solo che parte da troppo lontano e che a quanto pare ha una voglia sterminata di non accettare traguardi costituiti. Non se ne pone di sicuro il palagianese Raffaele Iacobino, anima e mente tra raggi – anche di sole – e manubri dell’ Apulia Sport Palagiano, adesso anche voce: “Ci piace sognare. Ci piace pedalare. Ancora di più, ci piace respirare tra gli sterpi, le campagne e gli sterrati l’identità del nostro territorio. Che amiamo”. Il sogno ha un nome che prima non c’era, magari non potrebbe esserci e adesso invece c’è, dice il dott. Iacobino, che tra un cinghiale dribblato e un cross tra gli asparagi è pure un apprezzato commercialista: ‘Ciclovia Murgia dello Ionio’. L’ambizione può essere più ricca dei sogni, se i sogni non hanno le caviglie e i progetti sì: “E’ il titolo che abbiamo deciso per l’iniziativa. Da Palagiano a Bari lungo la linea della vecchia ferrovia, partendo dalla contrada Petruscio, il mare di qua e di là, la nostra terra intorno, i nostri profumi”. Tra le rocce carbonatiche che c’intestiamo, milionarie, sforacchiate dalla resistenza esausta a qualsiasi agente valga e non valga la pena di resistere, buchi neri sul grigiofumo, però devi rispettarle, scendere di sella, aggirarle, mettergli una mano sopra apparentemente per poggiarti. In realtà, per accarezzarle e farti raccontare di te.
CHIARA TORELLI, triatleta leccese, consulente di ‘Asset’ per la Regione Puglia, cugina di Edoardo Winspeare, per il quale è stata protagonista (nel ’96) di ‘Pizzicata’, ha messo insieme passione e promozione di sogno e territorio: disponibile su Youtube, il video di Chiara in bici tra i devoti di Apulia è diventato il suo timbro ufficiale di influencer per il team: “Grotte, affreschi, ipogei, chiese rupestri, dipinti bizantini: da non credersi”. Occorre crederci, invece, dicono gli amici palagianesi, sacerdoti del ricordo e della riscoperta, che l’hanno arruolata e da lì partono. Da Palagiano a Palagianello a Castellaneta a Mottola a San Basilio: strade interne, cruciverba fra le gravine, persino incursioni fra le vie, e un vecchio che dice: sì, mi ricordo, la ferrovia passava da qua. L’idea è spingersi sino a Bari, purché sideralmente lontani dalla globalizzazione e vicini a distanza di bacio da un’arganetta: che infatti resta testardamente azzurra un po’ come sotto questo nostro cazzo di invincibile inestimabile sole. Bello pedalare, istiga ancora il dott. Iacobino, che presenterà il sogno all’auditorium dello ‘Sforza’ di Palagiano il prossimo 26 maggio, che conta sul supporto social- informatico di Andrea Tieso e imprenditoriale di Alessandro Castellaneta (presidente della Confcommercio Giovani) e che, innamorato com’è, non può avere alcuna percezione sulla percezione generale dell’innamoramento: “Salga in bici insieme a noi, potrà raccontare i nostri percorsi”. Magari verrei anche, dott. Iacobino, ma in bici arrivo al massimo sino all’edicola e se no le rotelle ché cado. “A piedi, allora: l’importante è l’incanto”.
Di cui nessuno è autorizzato a dubitare, tranne me che non ho le scarpe adatte, e se le ho mi fanno le cepòdde oltre i primi duecento metri. Soggetto totalmente sbagliato, si renda conto. Poi, tra di voi, a piedi non vale. Non fu Einstein? Mi sa che lo ritagliai: “La vita è come andare in bicicletta: per mantenere l’equilibrio, devi muoverti”.
Ma anche, qualche rara sospesa oamarissima volta, restare immobile.
Il che non c’entra niente con voi, eterni ragazzi, che avete per tetto unicamente quel cielo.
Azzurro come quel fiore là e come Celentano, generalmente.