Il sindacato denuncia la prossima esternalizzazione del servizio cucina nella nota casa di cura tarantina, senza garantire la tutela occupazionale per i quattro lavoratori impiegati nel servizio
La Carlo Fiorino Hospital, nota Casa di Cura della provincia di Taranto del gruppo Neuromed, con una decisione inaspettata rispetto alle notizie degli ultimi mesi, ha deciso di esternalizzare il servizio cucina senza garantire la tutela occupazionale per i quattro lavoratori impiegati nel servizio.
A comunicarlo il sindacato della sanità tarantina, FIALS, attraverso un comunicato ufficiale.
“È una scelta assurda e non condivisa – afferma il Segretario Generale della FIALS Taranto Emiliano Messina – in quanto per mesi si è parlato di esternalizzare il servizio garantendo non solo la tutela occupazionale, ma anche la conservazione dei livelli salariali, nell’incontro sindacale di ieri (29 maggio) abbiamo ricevuto, invece, una doccia fredda”.
Messina spiega che la società individuata dal gruppo Neuromed per gestire la cucina della Carlo Fiorino Hospital “non ha fornito nessuna risposta in ordine ad un possibile assorbimento del personale, per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale: non possiamo permettere che quattro lavoratori e le loro famiglie vengano messi in ginocchio da una scelta imprenditoriale scellerata”.
È la seconda doccia fredda in pochi mesi nella sanità privata tarantina dopo l’evoluzione della vertenza Cittadella della Carità, con la quale diversi lavoratori a tempo determinato sono stati mandati a casa per lasciare spazio ad una ditta esterna per la gestione della cucina nonostante vi fossero accordi sindacali volti al loro riassorbimento.
“È necessario che sulla vertenza occupazionale “Taranto” intervenga il Prefetto -conclude Messina – c’è troppa poca attenzione da parte delle aziende sanitarie private sui riverberi sociali delle scelte imprenditoriali che si stanno consumando negli utili mesi. Le aziende sanitarie private fanno profitto con le risorse del sistema sanitario nazionale, quindi con soldi pubblici; per questo motivo vogliamo una attenzione particolare nei confronti dei lavoratori che rappresentano il bene primario di una azienda. Siamo rammaricati, dopo mesi di trattative e rassicurazioni, di trovarci oggi di fronte ad una condizione di palese imbarazzo: quattro lavoratori saranno, a breve, licenziati a pochi anni dalla pensione. È l’ennesimo schiaffo alla Città di Taranto e l’ennesimo problema sociale da affrontare, tuona il Segretario Generale FIALS Emiliano Messina. Ci attendiamo che la Carlo Fiorino Hospital, gruppo Neuromed, faccia un passo indietro e garantisca il rispetto degli accordi presi, ovvero che nessun lavoratore perda il posto di lavoro”.