La compagine lucana, dopo ave puntellato con acquisti di spessore la rosa, punta a migliorare il sesto posto dello scorso campionato
Un’isola in Lucania. Geograficamente l’affermazione non regge, se invece traslassimo il significato sino a valutarlo unicamente nell’accezione sportiva, beh il risultato avrebbe non solo un senso compiuto ma anche un nome, corto, ostico, identitario, vale a dire Picerno.
Cinquemila anime, arroccate a ottocento metri di altezza, che guardano da pari a pari, verso il capoluogo di Regione, distante una manciata di chilometri. Impensabile sino al 2015 quando il Picerno, anzi l’Az Picerno navigava stabilmente nelle placide acque dell’Eccellenza Lucana, solida realtà (cit. Roberto Carlino, ndr) oggi nel 2023 con la compagine dello “Zio d’America” Donato Curcio, capace di chiudere l’ultima stagione regolare davanti ai cugini più blasonati, staccandoli di ben undici lunghezze.
Il quarto anno in serie C, il terzo consecutivo per i rossoblu, parte con la voglia di confermare quanto di buon messo in mostra nelle passate stagioni, provando, a sfruttare al massimo la serenità che l’ambiente picernese offre.
Con tutta probabilità, sarà il quattro, due, tre, uno il modulo con il quale Emilio Longo, tecnico del Picerno affronterà il Taranto nella gara di lunedì, provando a bissare il successo conquistato contro la Virtus Francavilla nella gara d’apertura del torneo. Ricco il mercato condotto in estate dal direttore Vincenzo Greco, capace di assicurarsi calciatori di spessore come il tarantino Pasquale Maiorino, l’esterno Tommaso Ceccarelli e la punta Jacopo Murano, che alzano il livello tecnico e le ambizioni di una formazione rodata ed organizzata sotto il punto di vista tattico.
Tra i pali dovrebbe andarci Summa, con Pagliai terzino destro, Garcia e Gilli a comporre il pacchetto centrale e Guerra sulla sinistra. De Ciancio ed uno tra De Cristofaro e Gallo in mediana, con Maiorino pronto all’esordio proprio contro il “suo” Taranto, Graziani e Ceccarelli a supporto dell’unica punta Murano.