Altro che Piano che avrebbe dovuto ridurre, assottigliare le disparità economiche e socio-culturali tra Nord e Sud del Paese. Nessun progetto arriva dal Mezzogiorno per queste importanti infrastrutture
Si definiscono Porti verdi quelli che contemplano il contenimento dei consumi energetici per rendere le attività più sostenibili, compatibili con le realtà urbane vicine alle zone portuali e attente al patrimonio naturalistico e della biodiversità. Corrispondono a 270 milioni di euro le risorse messe a disposizione dal Pnrr per queste specifiche infrastrutture.
Le Regioni in cui ci saranno più progetti sono la Liguria (12), la Toscana (5), il Friuli-Venezia Giulia e il Lazio (4). Per quel che riguarda gli importi assegnati, sono maggiori in Liguria (38,01 milioni) e Friuli-Venezia Giulia (19,18). Il progetto che prevederà più risorse è l’intervento sulle infrastrutture energetiche portuali non efficienti del porto di Trieste, gestito dall’autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, per cui sono previsti 15 milioni di euro. La Puglia – e il Mezzogiorno – in questo elenco non figurano. Non risultano pervenuti. Caso strano, se si pensa che la genesi del Piano nazionale di ripresa e resilienza fu ideata proprio per ridurre le disparità tra le due aree del Paese: il Nord e il Sud, per l’appunto.
Che poi non si annoveri il porto di Taranto tra quelli green, per la storia industriale della città pugliese, è un altro aspetto singolare se non addirittura contraddittorio. Pnrr: Piano nazionale di ritardi e ripensamenti…