Gara dai due volti, con gli ofantini che fanno meglio nella prima parte, chiamando agli straordinari Vannucchi, nella ripresa i rossoblu si svegliano e sfiorano il vantaggio in almeno due circostanze. Da rivedere un intervento dubbio su Orlando nel cuore dell’area
Finisce zero a zero la sfida tra Taranto e Cerignola. Gara bloccata per oltre settanta minuti di gioco, con gli ospiti che ci hanno timidamente provato sino quindici minuti dal triplice fischio, quando i rossoblu hanno a più riprese sfiorato il gol del vantaggio. Nel complesso, il predominio territoriale appartiene agli ospiti che nei molteplici tentativi dalla distanza hanno trovato sempre la pronta opposizione di un positivo Vannucchi.
Non ci sono rivoluzioni nelle squadre che scendono in campo, con il Cerignola in formazione tipo e gli jonici, che ad eccezione del forfait in extremis di Calvano, bloccatosi nel riscaldamento e sostituito da Antonio Romano, si presentano con la formazione ampiamente annunciata.
PRIMO TEMPO Il sole e la temperatura tipicamente estiva condizionano lo svolgimento della contesa che scivola via con ritmi bassissimi. Il pallino del gioco resta, almeno nelle fasi iniziali nei piedi dei ragazzi di Tisci, che pur provando ad avvolgere la retroguardia di Capuano non si producono in alcuna iniziativa degna di nota. Al sesto si vede Malcore, lesto a fiondarsi sulla sponda aerea di Leonetti, ma la conclusione del centravanti è inguardabile, con la sfera che termina tra le braccia di Vannucchi. Cinque minuti più tardi, lo stesso Leonetti si becca il giallo per aver sgambettato Zonta, proteso in uno scatto che avrebbe sancito una pericolosa ripartenza, mentre al 22’ ci prova Ghisolfi dalla distanza, con palla che si spegne sopra la traversa.
L’unico dato da aggiornare, è il pareggio del Taranto, nella singolare sfida degli ammoniti, con Enrici che fotocopia il fallo costato il giallo a Leonetti, e blocca la transizione offensiva del Cerignola. Al 40’ primo vero squillo della partita: Capomaggio si libera al tiro dopo un prolungato possesso palla dei suoi e prova la sventola che inganna Vannucchi, costretto alla parata in due tempi, dopo un primo tentativo non propriamente felice. Due giri di lancette dopo, ancora Vannucchi sugli scudi, quando D’Andrea converge in area e carica il fendente, sul quale però è superlativo l’estremo difensore rossoblu, chiudendo di fatto la prima frazione.
SECONDO TEMPO Ad inizio ripresa Capuano cambia modulo, virando verso il 343 anche grazie all’inserimento di Kondaj e Bifulco al posto di Mastromonaco e Romano. Il Taranto diventa ancora più corto, trovando anche il primo tentativo verso la porta gialloblu, con Cianci che al 50’ ci prova da posizione defilata senza inquadrare il bersaglio, ma sono sempre gli ofantini a tentarci con maggiore convinzione. Al 64’ giallo per simulazione nei confronti di Capomaggio, reo a detta del direttore di gara di aver platealmente inscenato un contatto in area di rigore tarantina, l’episodio infiamma la protesta sulla panchina ospite, a farne le spese è Elio Di Toro, direttore sportivo del Cerignola, espulso. Nemmeno l’ingresso in campo di Orlando, sembra consentire al Taranto di rendersi pericoloso ed anzi sono sempre i foggiani con due tiri dalla distanza a sollecitare i riflessi di Vannucchi, prima con Ruggiero e poi con Angel Sainz Maza. L’ultimo quarto di gara però appartiene alla squadra di Capuano, che sembra improvvisamente pigiare sull’acceleratore, prima quando Orlando trova il varco giusto per calciare, sfiorando il palo lungo e poi al 79’ quando Panico mette al centro, Samele, si gira in volèe ma di sinistro manca di precisione.
La pressione del Taranto, con l’allungarsi delle squadre, non si placa ed al minuto 86 va segnalato un contatto dubbio in area cerignolana con Orlando spostato con un’ancata davanti a Krapikas. Per il direttore di gara, non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. L’ultima occasione della gara è però del Cerignola: Tascone si libera con un tunnel di De Santis e prova il mezzo esterno ma è monumentale Vannucchi che para e mette la parola fine sul match della NuovArredo Arena.
TARANTO (3-5-2): 26 Vannucchi; 19 Heinz, 5 Antonini, 15 Enrici (57′ 4 De Santis); 72 Mastromonaco (46′ 18 Kondaj), 7 Romano (46′ 14 Bifulco), 28 Fiorani, 29 Zonta, 17 Panico; 77 Kanoute (57′ 96 Orlando), 10 Cianci (75′ 11 Samele). A disposizione: 1 Loliva, 12 Di Serio, 3 Ferrara, 6 Riggio, 20 Hysai, 27 Papaserio, 70 Capone. Allenatore: Capuano
A.CERIGNOLA (4-3-2-1): 1 Krapikas; 3 Russo, 15 Ligi, 55 Martinelli, 21 Tentardini (86′ 34 Rizzo); 77 Ghisolfi (68′ 20 Sainz Maza), 24 Ruggiero (68′ 29 Tascone), 5 Capomaggio; 17 D’Andrea, 11 Leonetti (56′ 10 D’Ausilio); 9 Malcore (56′ 44 Sosa). A disposizione: 12 Fares, 22 Trezza, 4 Allegrini, 7 Coccia, 8 Bianco, 14 Prati, 23 Gonnelli, 27 Vitale, 30 De Luca, 80 Carnevale. Allenatore: Tisci
Arbitro: Mattia Caldera di Como
Assistenti: Simone Piazzini di Prato e Giovanni Dell’Orco di Policoro
Ammoniti: 11′ Leonetti (AC), 36′ Enrici (T), 65′ Capomaggio (AC), 72′ Bifulco (T), 80′ Tentardini (AC), 87′ Martinelli (AC), 90′ Heinz (T)