Decide un gol dell’ex Perugia, rossoblu vicini al pari con Fiorani nel finale
Termina uno a zero in favore dei padroni di casa la sfida tra Taranto e Catania. Meglio i rossoazzurri nel complesso, rispetto ad un Taranto che ha provato ad attendere le manovre di di Carmine e compagni per poi ripartire, risultando però, specialmente nella prima parte di gara, troppo passivo.
Capuano conferma integralmente l’undici vittorioso sette giorni addietro contro il Crotone, mentre Tabbiani si mette a tre dietro lanciando una Catania straoffensivo con Bocic, Chiricò e Marsura alle spalle di Samuele di Carmine.
PRIMO TEMPO L’alta posta in palio ed il fil rouge del agonismo regalano i primi venti minuti di gara alla consueta fase di studio che viene interrotta soltanto da un calcio di punizione di Mino Chirico, dai venticinque metri, deviato in angolo da Vannucchi. Ancora l’estremo difensore tarantino protagonista un minuto prima della mezz’ora, quando Buah, dalla corsia di destra centra per Di Carmine, che addomestica all’altezza dell’area piccola tenendo a distanza Antonini, e scaricando in girata verso la porta ma Vannucchi si fa trovare pronto bloccando la sfera. Nel primo terzo di gara, il palleggio è quasi completamente in favore dei padroni di casa, che provano con un possesso palla prolungato a stanare il Taranto, a cui molto spesso non resta che affidarsi alla soluzione lunga per la velocità di Kanoute, perfettamente contenuto, tuttavia, da capitan Curado.
La prima conclusione del Taranto viene annotata al minuto quarantadue, quando Cianci si libera al tiro sulla lunetta dell’area di rigore, ed in diagonale impegna Bethers che blocca in due tempi.
SECONDO TEMPO Ad inizio ripresa a Capuano richiama Zonta e Panico in luogo di Fiorani e Ferrara, mentre non ci sono variazioni nello scacchiere etneo. Pronti, via la prima fiammata è del Taranto con una conclusione dalla distanza di Cianci agevolmente bloccata dall’estremo difensore del Catania. Ancora Taranto pericoloso al cinquantunesimo, quando Calvano ed Antonio Romano lavorano una gran palla in azione di ripartenza innescando la velocità di Kanute, che giunto dalle parti di Bethers non riesce ad imprimere forza al pallone. La risposta del Catania non si fa attendere e giunge al minuto cinquantaquattro, quando a termine di una pregevole azione condotta da Marsura e Mazzotta, Di Carmine viene liberato al tiro nel cuore dell’area ma il diagonale sul secondo palo termina fuori di poco. La pressione della Catania nella parte centrale del secondo tempo si decuplica ed al sessantacinquesimo proprio Samuel di Carmine sblocca la contesa: discesa sulla corsia di destra di Castellini che mette al centro, Marsura fa la torre e Di Carmine brucia la retroguardia rossoblù siglando l’uno a zero. Il gol consegna definitivamente l’inerzia del gioco nelle mani del Catania che al settantaduesimo sfrutta un disimpegno errato di Ferrara, con Chirico che riesce a trovare l’angolo di tiro esaltando ancora una volta i riflessi di Vannucchi bravo a mettere in angolo, sul successivo corner ancora Catania pericoloso con Lorenzini che di testa scheggia la traversa. Nell’ultimo quarto d’ora a Capuano prova ad aumentare la pericolosità dei suoi gettando nella mischia Samele e Bifulco al posto di Mastromonaco e Romano. Il Catania allenta la presa ma il Taranto fatica a trovare sbocchi, una delle poche occasioni è griffata da Cianci che su calcio di punizione all’84’ calcia centrale non impensierando Bethers. Un minuto più tardi occasionissima per Fiorani che sugli sviluppi di una rimessa laterale, si incunea nell’area catanese provandoci di destro ma mancando il bersaglio grosso di poco. Nel finale i padroni di casa sfiorano il raddoppio con Dubickas che sfonda la traversa mentre l’ultimo squillo è del Taranto con un tiro dalla distanza di Calvano che si spegne alto sulla trasversale, consegnando alla storia il successo degli etnei.