“Da parte del Governo e della struttura commissariale c’è la piena disponibilità a trovare una soluzione che debba essere dirimente per il salvataggio dell’indotto”
Con la struttura commissariale di Acciaierie d’Italia in as ormai al completo e in piena operatività, Aigi ha ripreso le interlocuzioni con il Governo e i suoi tecnici al fine trovare un’intesa che possa traguardare la ripresa produttiva dello stabilimento siderurgico passando assolutamente dal ristoro dei crediti dell’indotto.
Interlocuzioni che procedono su un doppio binario, da un lato con la struttura commissariale in attesa di un nuovo incontro al fine di addivenire alla certificazione dei crediti, dall’altro con il gruppo assicurativo finanziario Sace e il Mi.Mi.T. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo vertice con Sace, istituti bancari e banca Ifis. Per il gruppo bancario controllato dal Ministero la presenza del dottor Fiori nella terna commissariale, esperto di corporate governance e internal auditing, rappresenta una garanzia nel perimetro della ricerca di soluzioni efficaci da adottare con gli istituti bancari e Banca Ifis.
“Da parte del Governo e della struttura commissariale c’è la piena disponibilità a trovare una soluzione che debba essere dirimente per il salvataggio dell’indotto.” – ha dichiarato Fabio Greco dopo le interlocuzioni di questa mattina con il Ministero e con la stessa Sace – Inoltre, l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia è stata messa nelle condizioni di andare oltre la normativa applicabile a condizione che venga garantita la continuità aziendale. Per questo Aigi ha chiesto la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa. – Conclude – Auspichiamo dunque una soluzione appropriata a breve che preveda la salvezza dell’indotto, dei suoi lavoratori e la ripresa produttiva dello stabilimento”.