Contro Ravenna, la compagine guidata da coach Mario Cottignoli ha chiuso con cinque elementi provenienti dal settore giovanile guidato da Ciccio Stola e Enzo Festinante
Una grossa macchia di orange, al centro del vessillo rossoblu.
La palla a spicchi tarantina, pur non attraversando un momento propriamente semplice, prova a scorgere positività al di là del muro imposto dai risultati, seminando quella speranza necessaria per guardare ad un futuro migliore.
Le buone nuove infatti, giungono dalle “nuove leve”, dai giovanissimi del basket nostrano, ed in particolar modo dai numerosi prodotti del settore giovanile della Virtus, che hanno esordito con la casacca del CJ Basket Taranto, sino a questo punto della stagione. Singolare, ma altrettanto significativo dell’ottimo lavoro svolto dalla compagine è quanto accaduto nello scorso turno di campionato, quando al PalaMazzola, contro Ravenna, la compagine di coach Mario Cottingoli ha chiuso la gara schierando una formazione totalmente arancione, composto da Stefano Pichierri, Francesco Montanaro, Eugenio Gigante, più i due esordienti Matteo Minelli ed Emmanuel Orfino.
Un mix di tensione ed orgoglio come confermato dai giovani cestisti made in Jonio, che in esclusiva a CosmopolisMedia, hanno confessato le sensazioni derivante dall’aver indossato il rossoblu: “La prima volta che ho indossato quella casacca – ha attaccato Pichierri -, ho provato un’emozione travolgente. Inizialmente è stata una cosa inaspettata, in quanto non avevo molti allenamento con la prima squadra. Ora però toccherà dimostrare di essere all’altezza, dando sempre il massimo durante gli allenamenti, provando a sfruttare le occasioni che mi capiteranno durante quest’annata”
Stesse sensazioni anche per Emmanuel Orfino, che contro i romagnoli, ha bagnato la propria prima in Serie B: “Le emozioni che ho provato ad indossare la canotta della Serie B sono state tantissime, tutte molto positive ed ero allo stesso tempo fiero di me stesso e felicissimo. Il mio obiettivo iniziale era poter difendere quei colori, poi quando ho visto la documentazione relativa al tesseramento, sono esploso. Credo si tratti di un’emozione rara, una di quelle che si prova poche volte nella vita”.
“Ho provato una felicità assurda. Sono riuscito a centrare uno degli obiettivi che mi ero prefissato quando ho iniziato a giocare a Basket. Ho realizzato un sogno – ha dichiarato Minelli -, ci speravo ma è fondamentale pensare che questo sia solo un punto di partenza. C’è tanto da lavorare, ma spero di non togliermi più questa casacca di dosso”.